Covid, 152 Comuni siciliani in zona arancione: ecco le regole

Covid, 149 Comuni siciliani in zona arancione: ecco le regole

Ecco le regole e i cambiamenti per i cittadini in caso di aggravamento della fascia di rischio anti Covid
CORONAVIRUS
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PALERMO – L’ultima ‘infornata’ è arrivata ieri sera: altri 14 Comuni siciliani in zona arancione a partire da domenica 16 gennaio e fino a mercoledì 26. A disporlo è stata una nuova ordinanza del governatore Nello Musumeci. Salgono così a 149 i centri dell’Isola nei quali sono state disposte le limitazioni previste dalla zona arancione, in un’isola che al momento resta comunque nella classificazione ‘gialla’ da parte del ministero della Salute.

Questi gli ultimi Comuni finiti in ‘arancione’: Licata nell’Agrigentino; Mazzarino, Niscemi, Mussomeli, Riesi, San Cataldo e Vallelunga Pratameno nel Nisseno; Borgetto, San Cipirello, Trappeto, Blufi, Petralia Soprana, Altofonte e Villabate, nel Palermitano. Salgono così a 149 i Comuni per i quali è attualmente disposta la “zona arancione”. Giovedì sera, invece, era stata la volta di altri 89 Comuni: ecco l’elenco completo. In questo caso la ‘zona arancione’ scatta oggi, sabato 15 gennaio, per concludersi il 26.

In precedenza erano arrivate altri tre Comuni e una proroga di zona arancione: Buccheri, Buscemi e Ferla, nel Siracusano (anche loro fino al 26 gennaio). Con la stessa ordinanza Musumeci aveva disposto la zona arancione anche a Ribera, in provincia di Agrigento, ma fino a mercoledì 19 gennaio. Quattro comuni che si aggiungevano agli altri 42 già in zona arancione con restrizioni fino al 19 gennaio.

Ma è utile ricordare cosa cambia per i cittadini in zona arancione. Con gli ultimi decreti del governo Draghi emanati a dicembre e che hanno messo in campo diversi giri di vite per i non vaccinati sono cambiate rispetto allo scorso anno le restrizioni che scattano quando un territorio cambia colorazione. Anche per la zona arancione le restrizioni sono differenti rispetto al passato. La principale novità è che non riguardano i possessori di super Green pass che si ottiene solo tramite vaccinazione o guarigione dal Covid. Le restrizioni con il cambio di colorazione riguardano solo i soggetti non vaccinati. Per chi non ha il green pass, infatti, gli spostamenti con mezzo proprio al di fuori del comune di residenza sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi che non siano disponibili nel proprio comune. Inquesto caso è necessaria l’autocertificazione. Restano consentiti gli spostamenti dai comuni con un massimo di 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km o verso il capoluogo di provincia.

Sempre per i non possessori di Super green pass, vietato l’accesso ai negozi dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di negozi di generi alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi. I possessori del green pass base, ottenibile con un tampone negativo è vietato l’accesso ai negozi dei centri commerciali nei festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), la partecipazione a corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all’aperto. Al link qui la tabella del governo con la differenza delle attività consentite e non consentite ai possessori del green pass base e di quello rafforzato.

Vige l’obbligo del Super green pass per consumare al banco dei bar e per sedere sia al chiuso che all’aperto. Super green pass rafforzato anche per il servizio di ristorazione, all’aperto e al chiuso, o per chi alloggia nelle strutture alberghiere così come per accedere a cinema, teatri e locali pubblici di intrattenimento. 


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