CATANIA – Controlli automatici sul green pass, senza l’intervento dell’autista o di un controllore. Con, in prospettiva, l’idea di installare tornelli per impedire automaticamente l’ingresso a chi non ha il lasciapassare vaccinale. Sono i controlli messi in atto sui propri mezzi da Ast, Azienda Siciliana Trasporti, che garantisce i collegamenti tra i principali centri dell’isola. Tra cui la città di Catania, dove la società ha la competenza per diverse tratte.
I controlli automatici
Il controllo dei green pass, sui mezzi Ast, al momento avviene con un lettore che oltre ai biglietti riesce a verificare la validità del lasciapassare. La macchina legge il green pass, riconosce se è vero o falso, se è scaduto o se è valido solo in Italia perché si è fatta solo la prima dose.
“Siamo gli unici in Italia a svolgere un controllo di questo tipo – dice Gaetano Tafuri, presidente Ast – tutto parte da una macchinetta che serviva, in configurazione iniziale, a emettere un biglietto elettronico in formato digitale e con lettura Ir code. Da lì siamo partiti con l’emissione del biglietto a bordo tramite bancomat, e questo era utile per evitare di maneggiare denaro e per diminuire i contatti con l’autista. Dopodiché abbiamo aggiunto un ‘occhio’ per misurare la temperatura e negli ultimi mesi abbiamo implementato il lettore per leggere il Green Pass”.
Le prossime mosse
“Il passo successivo – prosegue Tafuri – su cui stiamo facendo una valutazione di tipo economico, sarà inserire tornelli a bordo. Per il momento li abbiamo in via sperimentale su una trentina di mezzi, nel siracusano. Il meccanismo sarà collegato alle macchine per il controllo, e dunque senza biglietto, temperatura corretta e green pass il tornello non si apre”.
I tornelli collegati alla macchinetta risolverebbero il problema dei controlli: “La questione del controllo green pass nei trasporti – dice Tafuri – è delegato alle forze di polizia, perché se un passeggero non ha green pass l’autista, che non ha autorità di polizia, deve fermarsi e aspettare i carabinieri. In più c’è un’altra questione: chi ha il biglietto sa che non è giusto viaggiare senza e dunque, invitato a scendere, di solito lo fa. Ma chi non ha il green pass magari ha una sua visione delle cose per cui si sentirebbe soggetto ad abuso, e sarebbe più difficile convincerlo a scendere. Con il tornello faremo un notevole passo avanti”.