Covid, balzo dei contagi in Cina: Oms preoccupata - Live Sicilia

Covid, balzo dei contagi in Cina: Oms preoccupata

Pechino da parte sua minimizza e assicura di non aver registrato decessi dovuti al virus dopo aver modificato i criteri di conteggio
CORONAVIRUS
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Il balzo di infezioni da Covid 19 in Cina, che si sta diffondendo dalle città più grandi alle vaste aree rurali, spaventa l’Organizzazione mondiale della sanità che si è detta “molto preoccupata” per l’ondata di contagi senza precedenti. Pechino da parte sua minimizza e assicura di non aver registrato decessi dovuti al virus dopo aver modificato i criteri di conteggio.

Le autorità cinesi sostengono di aver registrato un totale di sette morti, tutti nella capitale, da quando è stato deciso di revocare la politica ‘zero-Covid’ ed eliminare molte delle restrizioni in vigore. Da ieri vengono considerati decessi dovuti al Covid solo quelli direttamente riconducibili a insufficienza respiratoria causata dal virus.

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel corso della conferenza stampa settimanale a Ginevra, ha chiesto a Pechino informazioni dettagliate sulla gravità della situazione. “Per effettuare una valutazione completa del rischio, l’Oms ha bisogno di informazioni più dettagliate sulla gravità della situazione, malattia, ricoveri ospedalieri e unità di terapia intensiva”, ha precisato.

Allarmano le eventuali mutazioni del virus, mentre il segnale forse più angosciante sono le file di bare che attendono davanti ai crematori, dal nord-est al sud-ovest del Paese, dove le persone addette al servizio hanno dichiarato che stanno facendo i salti mortali per tenere il passo con l’aumento dei decessi. Il dottor Michael Ryan, capo delle emergenze sanitarie dell’Oms, ha a lungo sottolineato la necessità di più vaccinazioni. “Diciamo da settimane che questo virus altamente contagioso è sempre stato molto difficile da arrestare completamente con le sole misure di salute pubblica e sociali – ha ricordato -. Dobbiamo davvero concentrarci sulla vaccinazione”.

Per quasi tre anni il governo cinese ha utilizzato lockdown rigorosi, quarantene centralizzate, test di massa oltre ad una rigorosa tracciabilità dei contatti per frenare la diffusione del virus. Ma questa strategia è stata abbandonata a inizio mese, a seguito di un’esplosione di proteste in tutto il Paese contro le severe restrizioni che hanno sconvolto le imprese e la vita quotidiana dei cinesi. Secondo un nuovo studio, scrive la Cnn, l’aver abbandonato questa politica potrebbe portare a quasi 1 milione di morti in Cina. 


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