Covid, ogni clic un contratto: come prendere due stipendi - Live Sicilia

Covid, ogni clic un contratto: come prendere due stipendi

Un fiume di soldi, fondi europei ed emergenza coronavirus. Cosa sta accadendo.

CATANIA – Bisognava cliccare. Per questo, quanto hanno pensato ad arruolare il personale per fronteggiare l’emergenza covid, lo hanno ribattezzato, in modo riduttivo, clic day. Eppure è stata una selezione molto accurata, che ha consentito di coprire, in pochissimo tempo, numerose posizioni lavorative. Solo che, secondo quanto ha verificato LiveSicilia, il “miracolo” della copertura dei posti di lavoro del settore informatico e amministrativo sarebbe stato assicurato grazie anche allo “sdoppiamento” di parte del personale.

I “fortunati”

C’è chi, “fortunatissimo”, sarebbe stato selezionato – come ha verificato LiveSicilia – da due aziende sanitarie pubbliche diverse, partecipando a un unico concorso. C’è un lungo elenco di agguerriti lavoratori, fratelli e sorelle in numero fino a tre, compresi.

Prima tipologia

C’è chi ha vinto una selezione interna dell’Azienda sanitaria provinciale etnea e poi ha partecipato al celebre clic day: selezionato anche lì. E allora doppio stipendio: 6 più 6 ore. Qualcuno entra la mattina da informatico o amministrativo all’Asp, in forza di un contratto pagato con fondi europei, alle ore 14.00 timbra il cartellino e va in un’altra azienda. Al Policlinico universitario, per esempio. E lì diventa addetto informatico ai vaccini. Totale 12 ore, pagate fino a 30 euro l’ora, cifra lorda. Da un lato un contratto con la pubblica amministrazione come dipendente, dall’altro un contratto di collaborazione oraria libero professionale.

Seconda tipologia

Ci sono fortunatissimi informatici e amministrativi che hanno partecipato al clic day per il covid. Risultato? In base alla stessa graduatoria hanno vinto in due aziende pubbliche diverse. Entrano all’Asp sotto una veste, cambiano casacca e vanno e lavorare in un’altra azienda, sempre pubblica. Sempre 12 ore al giorno, in forza a due contratti diversi, ma basati sulla stessa graduatoria.

I nodi

Primo elemento che è già finito nel mirino di qualche dirigente sanitario, dopo la nostra richiesta di informazioni, è il controllo delle attestazioni. I beneficiari hanno informato, per esempio, l’azienda sanitaria provinciale, del lavoro svolto in un’altra azienda sanitaria per l’emergenza covid?

Secondo elemento, anche questo, in corso di valutazione: è possibile lavorare, in base a due contratti diversi, per 12 ore al giorno, in aziende pubbliche? Le leggi italiane hanno un valore o sono carta straccia?

Terzo elemento: chi controlla le graduatorie e selezioni effettuate con i fondi dell’emergenza coronavirus?

Quarto elemento: come sono stati spesi i soldi del coronavirus, anche alla luce dell’allerta lanciato dai vertici dell’assessorato alla Sanità?

Le risposte rischiano di essere rilevanti non solo dal punto di vista erariale.

FINE PRIMA PUNTATA (al lavoro sugli elenchi)


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