Covid, Sicilia verso l'arancione: posti letto, gennaio decisivo

Covid, Sicilia verso l’arancione: posti letto, gennaio decisivo

I parametri non sono stati raggiunti. Tutte le cifre della pandemia negli ospedali

PALERMO – Gennaio è il mese decisivo per capire se la Sicilia passerà da zona gialla ad arancione. Si torna a guardare ai parametri stabiliti dal governo nazionale. In Sicilia non sono stati raggiunti i livelli massimi consentiti di occupazione di posti letto in ospedale. C’è ancora un certo margine, la speranza è che nel frattempo la curva del contagio raggiunga il picco per poi iniziare ad abbassarsi.

I parametri siciliani

Per quanto riguarda i ricoveri in Sicilia è occupato il 12% dei posti letto in terapia intensiva e il 23% nella degenza ordinaria Covid, a fronte dei parametri massimi fissati rispettivamente al 20 e al 30%. È già stato, invece, ampiamente superato il dato relativo all’incidenza dei contagi che non deve superare i 150 casi settimanali ogni centomila abitanti: la Sicilia è a 558, due settimane fa i positivi erano 174 casi su centomila abitanti.

Omicron galoppa. Si conferma quanto detto dagli esperti: variante più contagiosa, ma meno virulenta. Le ospedalizzazioni sono decisamente inferiori rispetto alle ondate precedenti, ma se il numero dei positivi continuerà a seguire la tendenza di incremento degli ultimi giorni la pressione sugli ospedali crescerà proporzionalmente. Sarebbe inevitabile, come ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, il passaggio in arancione.

Le prima data da tenere sotto osservazione è sabato 15 gennaio, giorno in cui si riunirà la cabina di regia del ministero della Salute. Se quel giorno la Sicilia avrà superato i tre parametri si passerà in arancione. Altrimenti la successiva valutazione è prevista per il sabato successivo, il 22 gennaio.

Nel frattempo, però, si spera che le cose migliorino. Renato Costa e Giuseppe Liberti, commissari per l’emergenza Covid a Palermo e Catania sono convinti che nei giorni successivi all’Epifania sarà raggiunto il plateau dei contagi, spinti anche ma non solo dalla maggiore circolazione del virus durante le festività, poi la curva dovrebbe iniziare a scendere.

Terapie intensive e posti ordinari

Numeri alla mano, alla data di oggi gli ospedali siciliani hanno 204 posti letto in terapia intensiva: 115 sono occupati e 89 ancora disponibili. A questi vanno aggiunti i 149 attivabili in 24 o 48 ore in base alla logica della fisarmonica. Attivarli significherebbe dovere, però, riconvertire non singoli reparti, come finora è avvenuto, ma interi ospedali, rallentando di parecchio la risposta sanitaria per tutte le patologie che nulla hanno a che fare con il Covid. A due anni dalla pandemia si deve fare ancora una volta la conta dei posti letto. Nonostante i piani straordinari e gli investimenti per creare nuovi reparti la sanità siciliana è in affanno.

Sul fronte dei posti letto nei reparti ordinari Covid, quelli che ospitano i pazienti con minori criticità cliniche, il totale è di 1.226, di cui 913 già occupati e 313 disponibili. Anche in questo caso ci sono altri 277 posti attivabili in 24 ore.

A titolo esemplificativo a Palermo dei 37 posti di terapia intensiva disponibili, 22 sono occupati. A Catania ne restano liberi solo 7 dei 40 attivati. Si tratta comunque di dati che devono tenere conto dei posti che giornalmente vengono liberati.

La progressione dei ricoveri

È possibile anche analizzare la progressione dell’occupazione dei posti letto. Dal 29 novembre fino al 18 dicembre l’occupazione non ha quasi mai superato i 50 posti, salvo rarissime eccezioni e comunque il tetto massimo è stato di 55 ricoveri. Dal 19 dicembre fino al 5 gennaio si è avuta una progressione: 50, 60, 70, 80, 90 fino a raggiungere i 115 ricoveri del 5 gennaio.

Stessa cosa nei reparti ordinari dove il 29 novembre 2021 c’erano 321 posti letto occupati cresciuto fino a 913 alla data di oggi con un significativo aumento nei giorni delle festività natalizie.

Gli statistici dicono che, cifre alla mano, fra 8 o 10 giorni le soglie per passare in arancione potrebbero essere raggiunte, ma gli esperti ritengono che la curva sia destinata a scendere.

Le regole in zona arancione

In caso di passaggio da giallo in arancione cambierebbero le regole. In zona arancione tutte le attività rimangono aperte ma nei bar e nei ristoranti possono entrare soltanto i possessori di green pass rafforzato. Per chi non ne è in possesso le restrizioni aumentano: non si può uscire dal proprio comune di appartenenza

Per chi non ha il green pass rafforzato in zona arancione ci sono divieti ulteriori rispetto alle altre zone. Eccone alcuni: non può uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di “lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”, non si può accedere nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi e niente sport di contatto.


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