"Crocetta, un caso nazionale | Credibilità deteriorata" - Live Sicilia

“Crocetta, un caso nazionale | Credibilità deteriorata”

Fausto Raciti

"Io penso che la credibilità di questo governo si stia deteriorando. Crocetta ha costruito la rappresentazione della sua missione su una idea precisa di antimafia e un sistema di relazioni costruito attorno a quell'idea". Lo sostiene il segretario siciliano del Pd, Fausto Raciti.

PALERMO– “Per ora la vicenda siciliana non è sul tavolo nazionale. Penso sia giusto che ci arrivi perché parliamo di una grande regione del Paese. Decideremo insieme quello che vogliamo fare. Io penso che il tema sia sulla proposta che costruiamo per il futuro. Poi si trova una strada per gestire la vicenda che stiamo attraversando”. Lo dice il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, a Siracusa per partecipare all’assemblea che ha eletto Alessio Lo Giudice segretario provinciale. Sulle dichiarazioni del vice segretario nazionale Serracchiani non si sbilancia: “Abbiamo un appuntamento col Pd nazionale nel quale scambiare le valutazioni. Crocetta paga i danni di una vicenda che si consumò molto tempo fa, ad opera degli stessi e con la regia degli stessi che oggi gli suggeriscono di invocare la paura del golpe. Ma sono gli stessi che dimostrano per l’ennesima volta di non avere capito che forse bastava fare buona e seria amministrazione”.

“Io penso che la credibilità di questo governo si stia deteriorando. Crocetta ha costruito la rappresentazione della sua missione su una idea precisa di antimafia e un sistema di relazioni costruito attorno a quell’idea. Oggi viene minata la credibilità di quel governo sul terreno sul quale era stato costruito”. Lo sostiene il segretario siciliano del Pd, Fausto Raciti.

Raciti non vuole affrettare i tempi: “Non è un tema solo del Pd, ma riguarda anche i nostri alleati, alle elezioni non si va da soli. Un partito non è che stacca la spina e va in vacanza. Poi ci sono le elezioni di nuovo”. E aggiunge: “stiamo lavorando per cercare di capire quale possa essere la proposta del futuro. Fermo restando nell’immediato l’alternatività del Pd a qualsiasi ‘cerchio magico’, che sono poi quelli che hanno messo nei guai il presidente della Regione dal punto di vista politico”. “Il tema è semplice – continua -, o c’è il Pd o c’è quel sistema di relazioni costruito nel nome di quell’antimafia di retorica che ha danneggiato con le sue scelte di un anno e mezzo fa, ad esempio i manager della sanità che noi contestammo, che oggi da questione politica rischia di diventare questione giudiziaria. Non ci sono possibilità di convivere”, conclude.


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