"Pensiamo a un nostro candidato alla Regione" - Live Sicilia

“Pensiamo a un nostro candidato alla Regione”

Totò Cuffaro spiazza gli avversari.
L'INTERVISTA
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3 min di lettura

PALERMO – Totò Cuffaro torna a vestire i panni del regista e lancia un nuovo schema di gioco nella partita delle regionali. Il leader della nuova Dc, che nella corsa a Palazzo d’Orleans correrà con il proprio simbolo, lancia un monito agli alleati riottosi e ai potenziali nuovi compagni di strada nelle ore convulse nelle quali gli occhi sono puntatati sul vertice del centrodestra a Roma. La sensazione dell’ex presidente della Regione è che nel centrodestra siciliano stiano prevalendo personalismi ed egoismi che rischiano di sfaldare la coalizione e torna ad accarezzare l’idea di un polo autonomo che tenga insieme moderati e centristi. 

Cuffaro, che succede nel centrodestra siciliano? 

Ho la sensazione che nella coalizione piuttosto che le ragioni dello stare insieme e del trovare il modo e scegliere tempo di sedersi tutti attorno ad un tavolo a cominciare da Musumeci per determinarsi nella scelta del Presidente ed elaborare il programma da presentare ai siciliani si stia facendo di tutto per dividersi e logorare rapporti consolidati nel tempo.

Se non si dovesse trovare la quadra che farà la nuova Dc?

La Democrazia Cristiana è molto delusa e preoccupata del clima che si vive e si respira dentro la coalizione e dalle posizioni politiche culturali ed ideologiche che non riescono più a dialogare tra di loro.

Sta per caso pensando a un terzo polo? 

L’idea di poter fare un centro autonomo dalla forte connotazione cattolico democratica va prendendo sempre più corpo dentro il nostro partito e stiamo seriamente pensando di presentare una nostra candidatura alla presidenza della Regione. Una candidatura aperta a tutti quelli che vorranno riconoscersi in una nuova e giovane esperienza dei moderati che vogliono ripartire da una scelta ideologica da una nuova classe dirigente per dare ai siciliani una buona politica che ponga al centro l’uomo,  la famiglia, l’ambiente, il lavoro e la giustizia. Una politica dove dico subito non ci sarò io ma ci saranno tanti giovani e tante donne che la interpreteranno con passione con coraggio e con rigore morale.

A chi pensa come presidente?

Penso a una donna. 

Chi sono i compagni di viaggio ideali?

Tutti quelli che come noi credono che nella nostra regione sia necessaria una politica popolare e non populista, democratica e non sovranista. Le tante persone che coltivano ancora la speranza che la nostra Sicilia è una terra dove si possa vivere e lavorare e non dalla quale bisogna andar via. Chi crede che noi siamo un popolo di accoglienza e di integrazione e non di rifiuto e di emarginazione. La Sicilia è una terra straordinariamente bella ma difficile e martoriata ma proprio per questo merita di essere amata è servita con spirito di sacrificio e moderazione facendo far vincere le cose che contano e facendo valere i valori che danno senso ad una politica vera. La Dc ha già dimostrato di investire sui giovani e di volere una politica nuova come a già fatto  a Palermo e negli altri comuni dove si è già votato ed adesso intende farlo alla Regione.


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