Dehors, slitta il regolamento | Non c'è l'accordo in aula - Live Sicilia

Dehors, slitta il regolamento | Non c’è l’accordo in aula

La conferenza dei capigruppo di Sala delle Lapidi si è riunita con gli assessori Di Marco e Giuffrè e da Forza Italia arrivano due nuove proposte: "Dehors dopo le 20 sulle strisce blu - spiega Tantillo - e un avviso pubblico per un piano comunale". Caracausi: "Noi nemmeno invitati".

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Slitta ancora una volta la trattazione a Sala delle Lapidi del regolamento per i dehors, ma spuntano due nuove proposte targate Forza Italia. Ennesima puntata di una vicenda che assomiglia sempre più a una telenovela, in cui non mancano mai i colpi di scena: chi era convinto che in settimana l’Aula avrebbe trovato un accordo e chiuso la partita dovrà ricredersi, visto che, bene che vada, non se ne parlerà prima di 15 o 20 giorni.

L’accordo infatti ancora non c’è o, per meglio dire, non è nero su bianco. Martedì mattina si è tenuta una conferenza dei capigruppo alla presenza degli assessori Marco Di Marco e Tullio Giuffré, rispettivamente alle Attività produttive e alla Mobilità, che ha stabilito alcuni punti tra i quali l’invio della delibera alla Seconda e Terza commissione per il necessario parere: prassi che richiederà almeno una settimana. Se poi si calcola che toccherà all’assessore Di Marco dover assemblare un testo condiviso con tutta l’Aula, ecco lo slittamento tanto temuto dai commercianti. Oggi e domani il consiglio si occuperà di altro, ovvero di piazza Garraffello (con l’audizione di Giuffrè e dell’assessore Agata Bazzi) e poi di una delibera in materia di Protezione civile, ma niente di più.

Rasserenato il rapporto tra Di Marco e l’Aula, adesso l’obiettivo del consiglio e dell’amministrazione è di mandare in porto la delibera ma senza fretta: la capigruppo ha infatti convenuto sulla necessità di fare un regolamento che non lasci spazio a interpretazioni o incongruenze, come accaduto in passato con i gazebo (con il tempo che ci vorrà) e che soprattutto elimini definitivamente proprio le strutture coperte. Nel frattempo non ci sarà alcun vuoto normativo visto che vige l’attuale regolamento. Ma sui gazebo i capigruppo hanno chiesto anche un incontro alla Polizia Municipale per avere chiarimenti su come i vigili stanno procedendo alle multe e ai controlli, malgrado i caschi bianchi abbiano più volte ribadito di stare seguendo l’ordine cronologico di protocollo e di avere incluso nei propri percorsi anche altre strutture completamente abusive e sconosciute al Suap. C’è l’accordo, comunque, sulla temporaneità di sedie e tavolini: la sentenza del Consiglio di Stato vieta installazioni permanenti e così l’idea sarebbe di concederli per 11 mesi e mezzo, magari usando come pausa fra i due periodi la chiusura per ferie. Nessuno spazio alle proroghe, invece: i gazebo dovranno essere tutti smontati subito.

La novità è però rappresentata dalle due proposte avanzate dal capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo che prevedono la possibilità di montare i dehors sulle strisce blu solo dopo le 20 grazie a pedane mobili, lasciandoli fino al mattino in modo da evitare danni economici ad Amat e Apcoa, e l’emanazione di un avviso per elaborare un piano comunale. L’intenzione dell’amministrazione è infatti di non permettere di piazzare sedie e tavolini sulle strisce blu, cosa invece prevista dalla Seconda commissione, per evitare anche di dover risarcire Amat e Apcoa con 15mila euro a stallo. “L’amministrazione potrebbe emanare un avviso con cui raccogliere le istanze dei commercianti – spiega Tantillo – e poi redigere un piano: si potrebbe prevedere che in una strada ci sia un lato dedicato ai dehors e l’altro ai parcheggi a pagamento”. Amat e Apcoa si vedrebbero risarcite con altre strisce blu, in zone ad oggi gratuite, mentre coloro che resterebbero fuori dal piano potrebbe presentare domanda solo per un secondo avviso. Nessun problema invece nelle zone pedonali che andrebbero però individuate. “Questa è la mia proposta, per la quale attendo risposta – dice Tantillo – ritengo sia sensata, su questa proposta si può costruire qualcosa di condiviso”.

“Stiamo lavorando con il consiglio comunale e con l’assessore Tullio Giuffrè che ha dato il suo contributo per l’aspetto della mobilità e del Put – dice Di Marco – nei prossimi giorni ci saranno altri confronti per arrivare a una linea condivisa, anche perché questo non è il primo problema di Palermo”. “Su questo sono d’accordo – dice ironicamente Nunzio Reina di Confartigianato – le famiglie che restano senza lavoro non sono un problema. Sappiamo che qualche gazebo dovrà essere tolto, ma si salvino le imprese illuse a cui è stato permesso di mettere i gazebo sulle strisce blu. Che senso ha poter prendere i soldi dagli automobilisti e non dai commercianti? I vigili urbani vigilino sui locali non in regola”.

LE REAZIONI
“Naturalmente si deve trovare la quadra del cerchio su ciò che è legale e che la legge ci permette di fare, ci vogliono regole uguali per tutti”, dice il capogruppo di Idv Filippo Occhipinti. “La Seconda commissione non è stata invitata – dice il presidente Paolo Caracausi – evidentemente non c’è la volontà di andare avanti sulla delibera, l’assessore e i capigruppo si assumeranno questa responsabilità. Nessuno prende i dovuti provvedimenti e i commercianti aspettano, è un ennesimo passo falso dell’assessore dopo la riunione boicottata dai presidenti di commissione. Alla capigruppo mancavano inoltre anche gli uffici”. “Ho lasciato la conferenza dei capigruppo prima della fine della riunione perché non condivido il percorso intrapreso. Gli esercenti hanno bisogno di risposte immediate, di chiarezza. Per questo insisto nel chiedere le dimissioni dell’assessore Di Marco”. Lo dice il capogruppo dell’Udc, Giulio Cusumano.


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