Di Paola: "Il centrodestra vuole affondare la Sicilia" - Live Sicilia

Di Paola: “Il centrodestra vuole affondare la Sicilia”

Il referente regionale del Movimento Cinquestelle boccia su tutta la linea l’azione del governo.

PALERMO – Il referente regionale del Movimento Cinquestelle, Nuccio Di Paola, boccia su tutta la linea l’azione del governo regionale. Dalle “briciole” del Salva Sicilia alla finanziaria, il vice presidente dell’Ars non fa sconti all’esecutivo guidato da Renato Schifani. E traccia la rotta in vista delle amministrative di primavera, ribadendo la centralità della regola aurea dei due mandati mandato un messaggio nemmeno troppo velato a Giancarlo Cancelleri. 

Di Paola, il centrodestra salva la Sicilia?

Il centrodestra affossa la Sicilia e il futuro dei siciliani. E’ un accordo veramente capestro che mette un’ipoteca sul futuro dei siciliani. Stiamo rinunciando a 8 miliardi di euro su compensazione dal 2007-2021 a fronte di 200 milioni di euro che rischiano di gettare nel baratro la Sicilia.

Battute a parte, come valuta il provvedimento?

Valuto questo provvedimento un accordo al ribasso. E’ evidente che il governo Meloni vuole affossare il Sud prima toccando il reddito di cittadinanza, poi dando  pochi spiccioli al governo Schifani e mi dispiace leggere i toni trionfalistici utilizzati da alcuni esponenti della maggioranza che tentano di rivendersi questo accordo. Faccio una scommessa, una scommessa triste: in Sicilia vivono oltre 4 milioni di persone. Temo che nei prossimi anni tanti altri siciliani andranno via perché così rischiamo di non creare sviluppo e di perdere tanti siciliani che non trovano lavoro e nemmeno copertura dal punto di vista sociale. Mi permetta di aggiungere una cosa.

Prego.

Vorrei ringraziare i deputati e i senatori del Movimento che stanno difendendo il Sud e i siciliani da questo attacco della Meloni e del centrodestra. 

Capitolo conti della Regione. Alla fine si va in esercizio provvisorio come aveva paventato lei…   

Lo avevamo detto perché guardiamo in faccia la realtà.  Capisco l’imbarazzo dell’assessore Falcone che ha fatto parte di un governo, quello Musumeci, che è andato per 5 anni in esercizio provvisorio, ma oggi non è il momento dei comunicati stampa ma quello delle risposte concrete ai siciliani. E noi, considerando che i conti non sono affatto in ordine, non potevamo permetterci di lasciare alcune categorie di lavoratori con i capitoli a zero. Quindi è bene che si vada in esercizio provvisorio almeno per i primi mesi dell’anno.                              

A fine mese in aula si votano le variazioni di bilancio, che farà il M5S?

Difenderemo i siciliani. Saremo in aula a controllare capitolo per capitolo se il governo si dimenticherà, come temo accadrà, di qualche categoria di siciliani. Per cui saremo in aula per vigilare e fare un’opposizione intransigente.                             

La finanziaria slitta a fine gennaio, che idea si è fatta del contenuto della manovra?

Credo che, ad oggi, la finanziaria non esiste. Spero che il governo Schifani, a differenza di quanto faceva Musumeci, faccia una finanziaria completa in giunta. Nella scorsa legislatura si annunciavano finanziarie snelle, con pochi articoli, poi in Commissione e in aula gli assessori presentavano emendamenti e andavano ad aumentare in maniera abbastanza importante il numero degli articoli della finanziaria.                       

Nodo amministrative. Conte temporeggia. Lei non ci può anticipare nulla?

Il Movimento Cinquestelle ha delle regole chiare.  Si voterà in città molto importanti come Catania, Trapani, Ragusa e Siracusa. Stiamo lavorando per trovare una sintesi all’interno del Movimento per proporci all’esterno come nodo centrale di un eventuale fronte alternativo al governo di centrodestra. Le nostre regole sono ben chiare e al momento andremo avanti con queste regole, dopo di che ognuno è libero di percorrere strade alternative. Ma il M5S su questo sta lavorando. Io sto girando l’isola, provincia per provincia, registro entusiasmo tra i cittadini. Continueremo ad alimentare l’entusiasmo che c’è in questi mesi attorno al presidente Conte e all’azione forte che sta facendo il Movimento a livello regionale e nazionale. 


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