“Credevo di avere fornito al gup gli elementi per dimostrare l’assenza di qualsiasi mia responsabilità alle accuse che mi vengono mosse, ma andrò avanti con determinazione consapevole che nell’udienza preliminare il Giudice è solo chiamato a verificare la necessità di un accertamento dibattimentale”. Il sindaco di Palermo Diego Cammarata commenta così la notizia del suo rinvio a giudizio per abuso d’ufficio, nell’ambito della vicenda relativa all’utilizzo come skipper di un dipendente della Gesip.
“Non ho mai in alcun modo – aggiunge – contribuito a distrarre il signor Alioto dalle sue attività lavorative in Gesip per fini personali. Le assenze che gli vengono contestate, nulla hanno a che vedere con le prestazioni occasionali richieste nella barca che appartiene alla mia famiglia, prestazioni che gli sono state, peraltro, sempre pagate regolarmente”.
“Assenze, spostamenti e controlli che riguardano i dipendenti Gesip – osserva il sindaco – non rientrano ovviamente nella mia responsabilità e mai ho usato la mia autorità o il mio ufficio per interferire nelle decisioni del management dell’azienda, per nessuna ragione e men che mai per fatti personali”.
“E’ una vicenda che mi addolora – conclude Cammarata – perché so con quale attenzione ho sempre condotto la mia azione amministrativa, e so anche di non avere mai commesso abusi di nessuna natura, né tanto meno tratto profitto in alcun modo della cosa pubblica per fatti personali. Questa consapevolezza mi dà la determinazione e la necessaria serenità per affrontare il dibattimento, nel quale so per certo che dimostrerò la mia totale estraneità alla vicenda”.