Dirigenti regionali, firmato il rinnovo del contratto - Live Sicilia

Dirigenti regionali, firmato il rinnovo del contratto

I sindacati siglano l'accordo
ARAN
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PALERMO – E’ stato firmato oggi, all’Aran Sicilia, il rinnovo del contratto dei dirigenti della Regione. “Dopo 17 anni di vuoto, è stato firmato oggi il rinnovo del contratto dei dirigenti della Regione Siciliana: un accordo che non ci soddisfa pienamente visto che viene mantenuta la terza fascia e si dà ancora troppo potere ai Dirigenti generali, ma che ha quantomeno il merito di sbloccare una vicenda che si trascinava da anni”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal.“Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla mancata estensione delle ferie solidali all’assistenza dei coniugi, alla decisione di non delegare per carenza di organico alcune competenze ai dipendenti e alla scelta di ridurre la durate del confronto con le organizzazioni sindacali – continuano Badagliacca e Lo Curto – ma adesso vogliamo che si appuri di chi sia la responsabilità della mancata certificazione d aparte della Corte dei Conti che ha costretto a rendere operativo solo oggi un contratto definito già da due anni. Chiediamo inoltre che partano subito le trattative per il nuovo contratto”.

“Abbiamo sanato un’ingiustizia che durava da più di 16 anni e che mortificava la dignità professionale di un’intera categoria di lavoratori, unica in tutta la Pubblica amministrazione italiana a scontare un ritardo così grave nel rinnovo delle condizioni economiche e giuridiche”, dicono Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia, il responsabile della dirigenza, Paolo Luparello, e il responsabile dei dipendenti regionali, Fabrizio Lercara. “Il nostro lavoro ovviamente non finisce qui – precisano i sindacalisti della Cisl. –  Ora vigileremo affinché si proceda speditamente con la necessaria e improcrastinabile riclassificazione di tutto il personale regionale, un obiettivo divenuto ancora più urgente dopo la cancellazione della riserva per gli interni nei bandi di concorso pubblicati dalla Regione in Gurs lo scorso 29 dicembre. Se non otterremo riscontri nel breve periodo, non esiteremo a proclamare lo stato di agitazione”. “Il ruolo centrale della Pubblica amministrazione per la ripresa post-Covid della Sicilia non può essere sottovalutato – conclude il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio. – Chiediamo al Governo regionale che si attivi immediatamente per sciogliere tutti i nodi che impediscono alla macchina amministrativa di funzionare nel migliore dei modi, così da fornire risposte celeri ed efficaci ai cittadini e alle imprese”.

“Finalmente, dopo oltre 10 anni, si chiude un’annosa vicenda che oltre a riconoscere ai dirigenti regionali, 1200 circa, il rinnovo contrattuale pone delle regole che saranno utili alla Regione del futuro”. Lo hanno detto Gianni Borrelli, Giovanni Corso e Maurizio Camarda della Uil Fpl, che oggi hanno firmato il nuovo accordo: “Un contratto che non riconosce solo gli aumenti ma responsabilizza i dirigenti. Dal punto di vista economico, infatti, l’accordo riconosce l‘adeguamento tabellare in misura identica a quella di tutti i comparti pubblici. Dal punto di vista giuridico, invece, è stato introdotto un codice disciplinare che mancava nel vecchio contratto. Tutto questo potrà contribuire ad una svolta nella gestione della amministrazione regionale. A rimanere irrisolto è il superamento della terza fascia”.

Per Fulvio Pantano, segretario generale del Sadirs Sicilia, “col rinnovo del contratto dei dirigenti si chiude un’altra lunga e travagliata pagina della Regione. Più responsabilità, un riconoscimento delle professionalità in linea con il resto d’Italia e nuove regole per rendere più efficiente la macchina amministrativa. Adesso però diventa fondamentale procedere con la riclassificazione del personale per garantire finalmente il giusto inquadramento a migliaia di lavoratori”.


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Commenti

    Ieri sera su una nota trasmissione di rete 4 l’onorevole Migliore si indignava perchè il governo con la legge di prepensionamento fa slittare anche di 8 anni il TFS. L’onorevole forse non è a conoscenza che questa legge vige già in Sicilia emanata dal governo di sinistra,di quella sinistra che lui ne fà parte. La legge di bilancio dell’anno scorso prevedeva una norma di cancellazione, ma il governo di sinistra di quella sinistra che lui ne fà parte l’ha stralciata, si informi con l’onorevole Faraone suo compagno di partito. Quindi onorevole ritiri l’indignazione le potrà servire per qualche altra occasione

    Dopo 13 anni ancora non sono riusciti a rinnovare un contratto….non c’e’ bisogno di dire altro, anzi si solo una cosa…ma se l obiettivo del giverno e dell’aran era quello di chiudere il contratto entro il 2018, l indennita’ di risultato per i suoi componenti verra’ elargita ugualmente?

    Della qualità della vita non frega niente s nessuno . Telelavoro, eliminazione del rientro il mercoledì che fa spendere solo più soldi alla Regione, solidarietà & cessione ferie. Come straccioni si discute di aumenti di cifre miserabili. Ed io mi dovrei iscrivere al sindacato ???

    I sindacati, i quali si sono tenuti strette le rispettive bozze di contratto, senza mostrarne il contenuto agli iscritti, alla fine dei giochi saranno destinatari di revoche?

    Quando serpeggia il malcontento fra i lavoratori è evidente che i sindacati non hanno fatto bene il proprio lavoro… a buon intenditore poche parole…

    E più facile che rinnovi Icardi con l’Inter.In Regione è molto più complicato ci sono tanti fuoriclasse che vogliono il giusto riconoscimento.Ed è giusto. D’altronde i risultati sono sotto gli occhi di tutti.La Regione Sicilia è ai primi posti per efficienza qualità della vita legalità, ordine,professionalità,competenza,e cosa che non è da poco,mancanza di personale.Difatti non si arriva nemmeno a 100000 unità compresi forestali precari puc lsu e via dicendo.Ci vuole un riconoscimento per questi gloriosi obiettivi raggiunti.

    Fermo restando che l’adesione ad un sindacato rappresenta una libera scelta di ogni lavoratore dipendente, di qualunque pubblica amministrazione, ma anche di qualunque azienda privata, sarebbe opportuno esprimere pareri (nel pieno rispetto della libertà di espressione consentita in un Paese libero e democratico), previa verifica della correttezza delle informazioni oggetto della discussione: si informi, quindi, sugli argomenti per i quali le parti stanno trovando (quasi) un accordo e scoprirà che la sottoscrizione del contratto, se ci sarà, quando ci sarà, al momento riguarda soltanto la parte economica, ovvero di quelle cifre miserabili di cui lei parla (e che io condivido), quale ristoro immediato per una categoria di lavoratori che non percepisce un solo euro di aumento da circa 12 anni, checchè ne possano dire persone male informate, che parlano solo per emettere aria dalla bocca. Cosa ben diversa è l’aspetto giuridico, il cui contratto è sempre fermo da 12 anni, e per il quale le parti (Amministrazione e sindacati), al momento sono molto distanti, e per il quale necessitano ancora parecchi incontri e parecchi confronti: non si tratta, in questo caso di semplice e banali limature, bensì di accordi che non possono essere formalizzati, atteso che si vorrebbe assolutamente annientare ogni ragionevole diritto del singolo lavoratore al fine di fare “buona figura” con la pubblica opinione e far crescere il proprio consenso elettorale.

    Anche lei non è bene informata: le risulta che i “sindacati” fossero in possesso della bozza contrattuale, non condivisa con i propri iscritti?. In tal caso, la prego di dire quale o quali sindacati ne erano in possesso, ma lo dica con cognizione di causa, non soltanto per sua convinzione: non si tratta di una sua opinione, ma di un dato di fatto che è vero o falso.

    In Sicilia c’è una frase idiomatica che recita: ” UNNI MANCIU PANI SCURDATU” che vuol dire “non mangio pane dimenticato”. Tuttavia molti c.d. onorevoli sono soliti invece fare i tre pasti con “pane scordato” , non solo in Sicilia ma risalendo sino alle Alpi. Il triestino Rosato è per caso quello del “ROSATELLUM” che ha fatto ubricare il PD con i risultati elettorali? Sono ancora gli effetti di questa ebbrezza che ha fatto dimenticare tante cose fatte che oggi sono addossate ad altri?

    Ma invece che aumentare gli stipendi ai regionali (alcuni di loro guadagnano cifre più che soddisfacenti) perchè non investite le risorse per quelli che il lavoro non ce l’hanno o stanno per perderlo?? Quando si parlerà di solidarietà tra siciliani?? Perchè ad alcuni deve essere garantito stipendio ed aumento e ad altri no???

    ti vorrei ricordare che il rinnovo del contratto è merito della Corte Costituzionale, nel 2015 dichiarò incostituzionale il blocco contrattuale, ma specificando la non retroattività della sentenza, il che in soldi DEVONO rinnovarlo per FORZA, e DEVONO dare gli ARRETRATI a partire 1 gennaio 2016 …………. e ancora se la prendono comoda, considerando gli statali hanno già un anticipo in busta paga sul prossimo contratto a partire dal 2019, e loro discutono di limare, non faranno altro che prendere l’accordo Statale e darlo ai regionali, NE’ UN CENTESIMO IN PIU’, di meno certamente si

    —-La fumata bianca, dunque, non c’è ancora: serviranno nuovi incontri per arrivare nel più breve tempo possibile all’accordo.——–
    il tempo di arrivare sotto elezioni europee…….

    Il C.C.R. del personale con qualifica di dirigente è del 2002-2005 (aspetti giuridici) e 2002-2003 e 2004-2005 per i bienni economici. Detto contratto prevedeva, dopo un periodo di vacanza contrattuale, pari a tre mesi, la corresponsione ai dirigenti di una indennità di vacanza contrattuale…
    punto 7 art. 2 “Dopo un periodo di vacanza contrattuale pari a tre mesi dalla data di scadenza del contratto o dalla data della sua sottoscrizione, se successiva, ai dirigenti sarà corrisposta una indennità di vacanza contrattuale secondo le modalità di cui all’Accordo sul costo del lavoro del 23 luglio 1993. Ai dirigenti in servizio è corrisposta dal mese successivo, a titolo d’indennità di vacanza contrattuale, una somma riassorbibile con gli aumenti stabiliti dal futuro accordo e determinata applicando il 30% del tasso d’inflazione programmato alle voci a), b) e c) della retribuzione
    di cui all’art. 60, ferma restando la necessità della preventiva copertura finanziaria con la procedura di cui all’art. 28, commi 1 e 2, della legge regionale n. 10/00.
    8. Ove la vacanza contrattuale si protragga per oltre sei mesi, a partire dal settimo mese la percentuale del tasso da applicare per la determinazione dell’indennità di cui al precedente comma è pari al 50%.
    Ma chi l’ha visto?

    Tutto sto casino per firmare un contratto già scaduto….

    Buonasera, bene la riqualificazione delle carriere, previo corsi, esami e commissioni.

    Quindi, il sig. Ubaldo concorda con la si.ra Patrixia che si discute da anni di pochi soldi (roba da straccioni) senza peraltro quagliare un bel nulla.
    Resta il dubbio che, se si fosse parlato di altri aspetti, forse si sarebbero potuti portare a casa altri risultati.
    Invece non si sono portati nè i pochi spiccioli nè i miglioramenti alla qualità della vita.
    Ed a costo di contraddire il sig. Ubaldo io penso che se si fosse accantonata la politica di “assicutare le venti euro” (attipo posteggiatore abbbbusivo) e si fossero concretarti gli sforzi sulla qualità della vita, probabilmente, oggi, i regionali avrebbero una migliore qualità della vita che, a conti fatti, fa pure guadagnare piccioli.
    Invece, con la politica miope e stracciona “delle venti euro” nè questo nè quello.
    Congratulescion.

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