Da domani graduale riapertura in Sicilia| Cosa si può fare e i divieti - Live Sicilia

Da domani graduale riapertura in Sicilia| Cosa si può fare e i divieti

Parte la fase 2. È un banco di prova per tutti

PALERMO – In Sicilia da domani parte la “graduale riapertura”. L’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, sarà in vigore fino al 17 maggio e si muove all’interno delle linee guida fissate da Roma, seppure con qualche “forzatura”.

Resta da attendere il bilancio sui contagi di oggi, ma quasi certamente si confermerà il trend di una crescita molto lenta. Appena diciannove i nuovi positivi riscontrati ieri e zero nuovi ricoveri in terapia intensiva. Insomma, i numeri sono incoraggianti (leggi la tabella provincia per provincia). Due le vicende che da ieri più di altre sono tenute sotto osservazione: riguardano la positività al Covid-19 di un medico del Pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo (leggi l’articolo) e di un altro in servizio in una clinica privata di Ragusa (leggi l’articolo).

Ci si prepara alla parziale riapertura sulla base, ed è importante, di numeri incoraggianti. La giornata di oggi servirà a tutti anche per focalizzare cosa si potrà fare da domani. A cominciare dal permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione. Disco verde anche per l’asporto da ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub, con il divieto di consumare nei locali e nelle adiacenze. Si può accedere al cimitero e acquistare fiori e piante.

Nell’ordinanza di Musumeci (scarica e leggi) attenzione anche verso gli animali ‘da affezione’ per i quali sarà consentita la tolettatura. Novità pure per le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Rimangono congelate le limitazioni all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio. Chi ha il domicilio in Sicilia può tornare a casa, ma deve registrarsi e poi stare in isolamento come è avvenuto finora. In quella stessa data il governatore Musumeci spera anche di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le loro botteghe ai parrucchieri per uomo e per donna.

Per evitare di incappare in errori e contravvenzioni conviene studiare bene le Faq che la presidenza del Consiglio dei ministri pubblica sul sito. Altro non sono che le risposte alle domande dei cittadini per orientarsi fra i decreti. Dovrebbero fare chiarezza, ma non sempre accade. Basti pensare al tema dei congiunti e degli affetti stabili.

Leggi tutte le domande e le risposte

Da domani sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti: coniugi, partner conviventi, partner delle unioni civili, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge). E poi ci sono le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo. Ieri sera, fonti del governo escludevano gli amici tra le persone che si possono incontrare. Si attende, dunque, in giornata un ulteriore e definitivo chiarimento.

La Sicilia si prepara parzialmente a ripartire. “Io penso – ha detto il presidente della Regione nello Musumeci – che questo maggio debba servire a monitorare la situazione, speriamo di arrivare a contagio zero. Penso che la blindatura debba restare per tutto il mese, anche se alcuni accessi sono consentiti per ragioni particolari non è una chiusura ermetica”.

“Dopo maggio se il dato epidemiologico lo consentirà – ha aggiunto gradualmente apriremo perché abbiamo bisogno di riprendere i contatti con il mondo, ma attraverso un sistema di prudenza che è un dato assolutamente contingente e non si può prevedere perché un contagiato può contagiare 100 persone andando in giro per la Sicilia. Se il dato epidemiologico ce lo consentirà apriremo anche ai turisti delle altre regioni italiane. Tutto è legato ad un dato non determinato dal governo regionale, ma – osserva – dalla diffusione del contagio e dalle linee guida che Roma ci deve dare ed entro cui ogni governatore si muoverà sulla base delle esigenze del territorio”.

La verità è che la Fase 2 è un banco di prova per misurare le scelte dei governi, nazionale e regionale, e la capacità dei siciliani di attenersi alle regole. Senza dimenticare tutte quelle attività imprenditoriali e commerciali, e in Sicilia sono la maggioranza, che attendono ancora il via libera e guardano al futuro con angoscia. Attenersi alle regole significa mostrare rispetto nei loro confronti, nei confronti del personale sanitario in prima linea e delle persone che piangono per i parenti deceduti.

 


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