Donna di 40 anni morta in ospedale | Villa Sofia, cinque medici a giudizio - Live Sicilia

Donna di 40 anni morta in ospedale | Villa Sofia, cinque medici a giudizio

Commenti

    Scusate, ma quale è la notizia da attenzionare in cronaca? Io leggo una nota generica ribattuta da ANSA nella quale si evince che una povera paziente sottoposta a Padova ad un intervento neurochirurgico giungeva, per complicanze sovraggiunte (infezione…) , al reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Palermo . Purtropo moriva; perchè in ospedale purtroppo si muore se le condizioni sono ai limiti od oltre le possibilità di cura.
    Diverso forse sarebbe stato in termini di attenzione di cronaca se i medici fossero stati riconosciuti colpevoli di negligenza od imperizia e per questo condannati.
    Il continuo divulgare notizie di ipotesi di reato per presunta malpractice in ragione di un discutibile dovere/diritto di cronaca, non fa altro che alimentare un fenomeno allarmante di dilaganti ed indotte istruzioni giudiziarie su condotte mediche…con riflessi inimmaginabili nei luoghi di cura dove ormai la paura della denuncia ha superato la consapevolezza del ruolo professionale e della mission che racchiude. Oggi la “condotta clinica” (quale sintesi di scienza e coscienza ) è affidata meccanicamente alla pedissequa osservanza delle linee guida.. da sventolare, in un ipotetico giudizio , quale testimonianza assolvente di un operato giuridicamente ineccepibile. Che tristezza….”giuridicamente ineccepibile”, non clinicamene encomiabile .
    Il confine tra la vita e la morte, o tra la malattia ed una possibile guarigione è dunque ormai affidato a “guardiani” disumanizzati del “legally correct” …sempre più terrorizzati di essere puniti piuttosto che di non essere riusciti a guarire. Già, perchè pochi immaginano le notti insonni di un medico che perde un paziente o si tortura su una quadra che non riesce a trovare per dare salute a chi la domanda.
    Buona fortuna

    la morte non puo’ diventare sempre “colpa”di qualcuno

    Perfettamente d’accordo con jpg.
    Il taglio condannista volto a soddisfare il sadico voyeurismo dilaga oltremisura.
    Chissà come mai non si leggono mai articoli altrettanto suggestivi per i casi (ad onor del vero numerosi) in cui le indagini si concludono con archiviazione o assoluzione.
    Ma si sa…. ciò che accade di brutto al prossimo serve a far sentire migliori ciascuno di noi.
    Sin quando non si finisce nel “tritacarne”

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