E se fosse Trantino?

E se fosse Trantino?

Un nome autorevole che potrebbe mettere fine alla querelle del toto-candidato.

CATANIA. In un gioco di rinvii per nulla appassionante e fatto di un rincorrersi di voci, veti e nomi buttati lì come fosse una lotteria, quella di oggi diventa una giornata quasi decisiva.
Non solo perchè si celebra la laica sacralità di un tavolo regionale del centrodestra che ancora attende di conoscere quale sia il nome messo sul piatto da Fratelli d’Italia ma anche perchè arrivare a ridosso della Pasqua cincischiando ancora, appare anche poco irrispettoso.


E nel dibattito tentennante e stantìo condotto all’interno di una coalizione che sinora non è riuscita a trovare la quadra e che ha, anzi, celebrato posizioni sempre più autonome e lontane, quella partita che pareva essersi ridotta a due nella scelta tra Parisi e Razza, va riportato ad onor di cronaca il nome caldo di queste ultime ore.
Quello dell’ex amministratore Enrico Trantino.


E’ lontana da noi la voglia di contribuire a partecipare al gioco “dell’estrazione del nome”: ne rendiamo solo conto ai nostri lettori nella linea di coerenza che abbiamo tenuto sinora in questo racconto mai così frammentato dell’avvicinamento al voto.
E chissà che, alla fine, non possa essere davvero quello di Trantino il nome autorevole destinato ad imporsi facendo contenti tutti.
Pardon, scontentando il minor numero di persone.

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