“Emergenza caldo a Catania: acqua ed energia, cosa faremo” VIDEO - Live Sicilia

“Emergenza caldo a Catania: acqua ed energia, cosa faremo” VIDEO

Vertice in Prefettura con il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci (IL VIDEO)

CATANIA – Quasi tutta la città a secco, senza acqua né energia, nove Comuni con villaggi isolati, cinquecento operai in campo e cento gruppi elettrogeni al lavoro h24. Vertice in Prefettura con il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, i sindaci delle città in emergenza e gli esponenti delle Forze dell’Ordine. Ecco l’analisi delle cause e le prossime mosse, con un inciso, Musumeci taglia corto sull’emergenza aeroporto, che sta accendendo anche i piani alti della politica, non solo regionale: “Non è una questione di mia competenza, dipende da un altro ministero”.

Le cause dell’emergenza

“L’eccessivo calore ha determinato l’incapacità di resistenza dei cavi sottoterra e l’impossibilità di attingere acqua perché gli impianti sono andati in tilt. Stiamo pagando da un lato il cambiamento climatico, dall’altro un’infrastruttura che non appare assolutamente adeguata al contesto”. Una sorta di effetto domino, come confermano le parole del ministro Musumeci, attanaglia la città. Cavi elettrici liquefatti dal calore, cabine di smistamento a fuoco. Centinaia di migliaia di abitanti senza energia elettrica né acqua, perché l’enorme reticolato di distribuzione idrica, dipende dalle pompe di prelievo e senza alimentazione, si ferma tutto.

“La forte crescita dei consumi ha messo in crisi le infrastrutture – espordisce Leonardo Ruscica, responsabile catanese di Enel – quello di quest’anno è un caldo eccezionale, abbiamo messo in campo più di 100 gruppi elettrogeni e 10 power station”.

Cosa succede alla rete elettrica

“Il forte caldo – aggiunge Leonardo Ruscica – e le alte temperature provocano un’impossibilità di smaltire il calore da parte dei cavi sotterranei e questo provoca dei guasti in più punti nella rete, noi interveniamo installando le power station e poi procedendo con le squadre sul campo alle riparazioni”.

“Ospedali e carceri sono in sicurezza – assicura Musumeci – non subiranno interruzioni di energia, né della fornitura di acqua, ma i servizi sociali sono al lavoro per aiutare le famiglie in difficoltà, soprattutto con anziani e disabili”.

Cosa accadrà

Il ministro Musumeci traccia le prossime mosse, previsioni meteo alla mano: “Due giorni saranno ancora difficili, per il pomeriggio di domani dovrebbe arrivare un vento di maestrale che dovrebbe ridurre la temperatura fino a 35 gradi. Questo secondo l’Enel potrà consentire di completare i lavori di emergenza, ma per il futuro contiamo su 400milioni di euro di investimenti – conclude – per evitare che l’emergenza si riproponga”.


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