L'estorsione in pizzeria| Galatolo: strane visite a Mestre - Live Sicilia

L’estorsione in pizzeria| Galatolo: strane visite a Mestre

Il pentito Vito Galatolo

Due persone sotto processo. Una di loro è stata fotografata mentre incontrava il boss pentito.

PALERMO – Estate 2014. I carabinieri del Ros di Padova sono sulle tracce di Vito Galatolo. Il rampollo del clan dell’Acquasanta si è trasferito a Mestre dove vive da sorvegliato speciale. Non si è ancora pentito e non ha, dunque, raccontato che dal Veneto continuava a gestire gli affari della famiglia mafiosa di cui è diventato il capo. I carabinieri lo monitorano perché sono certi che Vito u picciriddu sia la mente di una banda di rapinatori. Agli atti dell’indagine ci sono una serie di scatti che lo ritraggono mentre entra nella sua abitazione di via Pio X, a Mestre.

Qualche mese fa i verbali vengono trasmessi a Palermo. Sono entrati in una storia che apparentemente nulla c’entrerebbe, ma che hanno dato vita ad un nuovo filone investigativo.

Lo scorso gennaio due persone si presentano in una nota pizzeria palermitana. Gli agenti di una volante del commissariato San Lorenzo, avvertiti dalla telefonata dei titolari, arrivano davanti al locale e notano un capannello di persone. Sono state accerchiate due persone che tentano di allontanarsi a bordo di una Smart. I testimoni raccontano che i due uomini hanno lanciato un chiaro avvertimento: “Cercati un amico e campi tranquillo”. In manette finiscono Sergio Macaluso, 32 anni, e Domenico Mammi, di 40 che provano a sminuire il loro gesto. Sostengono che la loro non è stata una richiesta di pizzo, ma un maldestro tentativo di affrontare lo stato di indigenza.

I due indagati il prossimo 5 luglio si dovranno presentare in aula per essere processati con il rito abbreviato. I pubblici ministeri gli contestano l’aggravante di avere agito con metodo mafioso. E dire che si erano presentati come due normali clienti per comprare una pizza da asporto. Nel corso di un interrogatorio ecco spuntare un album fotografico. Fra coloro che hanno frequentato la casa di Vito Galatolo, a Mestre, c’è pure Macaluso. Galatolo lo conosce con il nome Sergio Lo Iacono. È stato immortalato più volte. Pare che in una di queste si fosse presentato con un telefonino da consegnare al boss dell’Acquasanta. Di fronte alle domande sugli scatti Macaluso si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il capitolo investigativo resta aperto, anche perché non conosciamo cosa abbia riferito Galatolo sui suoi rapporti con Macaluso.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI