PALERMO – Fantocci di Crocetta, Letta e Berlusconi bruciati dagli studenti medi in segno di protesta contro quella che definiscono “la casta dei politici locali e nazionali”. E’ successo questa mattina a Palermo al termine del corteo che ha attraversato le strade del centro storico: giunti davanti a Palazzo d’Orleans i manifestanti hanno dato alle fiamme alcuni fantocci che rappresentavano Crocetta, Berlusconi e Letta.
“La fase politica che stiamo attraversando – spiegano in una nota gli organizzatori del corteo – è caratterizzata da una profonda instabilità, questo governo di larghe intese si è dimostrato interessato solamente a difendere il posto in Parlamento e a preservare lo status quo, cercando, con continui compromessi, di mantenere una governabilità politica che però sembra necessariamente destinata a infrangersi. Intanto, mentre nei palazzi i partiti giocano a spartirsi il potere, come sempre a pagare le spese di questo difficile momento economico sono le componenti sociali più deboli del paese, in primis, noi studenti. Parlano di crescita, di ripresa economica ma guardandoci intorno non vediamo altro che il costo della vita in continuo aumento, una precarietà sempre più dilagante, la sempre più grande difficoltà di far fronte a quelle spese, come il carolibri, il carotrasporti o le tasse scolastiche, che la quotidianità ci impone”.
E aggiungono: “L’anno scolastico è appena ricominciato ma le assurde dichiarazioni dei nostri politici non si fanno attendere: la ministra dell’istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha invitato gli studenti e le studentesse di tutta Italia a ‘essere ribelli e cambiare il mondo’, lanciando contemporaneamente proprio nella data del 4 ottobre una giornata all’insegna del dialogo, della pace e della fratellanza. Di certo non esitiamo a cogliere l’invito della nostra ministra e ci prepariamo ad un autunno all’insegna della lotta, ma se pensa di calmare le acque o di intraprendere la via della mediazione si sbaglia di grosso: non siamo disposti a scendere a compressi con chi da anni si dimostra sordo alle nostre richieste e solo apparentemente si dimostra disponibile, reprimendo ogni forma di dissenso che vada al di là dei canoni di ribellismo architettati dalla ministra e dai suoi predecessori”. E concludono: “Viviamo questa crisi sia come studenti sia come componente giovanile di questo paese e questo dato risulta evidente se pensiamo a tutte le difficoltà cui dobbiamo far fronte fuori dalle mura scolastiche, dalla diminuzione del reddito delle nostre famiglie all’assenza di momenti e spazi di svago in una metropoli
sempre più alienante”.
Ma il coordinatore provinciale di Avanguardia studentesca, Emanuele Vella, prende le distanze dal corteo di questa mattina: “Solo poche scuole di Palermo – afferma in una nota – hanno aderito al corteo di questa mattina, ben visibili attraverso i propri striscioni. La maggioranza delle scuole hanno ascoltato il nostro appello decidendo di boicottare attivamente la manifestazione degli ‘Studenti Medi’. È ormai chiaro a tutti che dietro questo finto coordinamento si cela la frangia più estremista e violenta della sinistra. Si tratta di studenti manovrati da autonomi adulti il cui interesse è creare un clima di tensione in città. Se a parole si proclamano ribelli e apartitici sappiamo tutti che i centri sociali della città sono difesi e sostenuti da partiti e dai sindacati di sinistra. Una copertura politica che probabilmente spiega l’origine dei cospicui fondi di cui gode il Coordinamento ‘Studenti Medi’ con migliaia di volantini e manifesti stampati in tipografia per questi cortei”.