Faraone: "Le primarie una festa| Siamo noi gli anti-Salvini" - Live Sicilia

Faraone: “Le primarie una festa| Siamo noi gli anti-Salvini”

Domenica si vota al gazebo per il segretario nazionale.

PALERMO – Domenica sarà il giorno dei gazebo per il Pd che elegge il nuovo segretario nazionale. “Una festa democratica”, la definisce il segretario regionale Davide Faraone, che nella riaperta sede di via Bentivegna, presenta insieme al suo vice Antonio Rubino l’appuntamento delle primarie.

“Stiamo riportando il partito in strada – dice il senatore dem -, lo vogliamo più umano e vicino al popolo, dopo che per troppo tempo è stato avvertito come un partito d’establishment. Domenica la partecipazione sarà un dato essenziale. Ricordo che per scegliere Cancelleri candidato alla presidenza hanno votato in quattromila. Alla consultazione su Rousseau su Salvini hanno votato in 50mila. Noi possiamo superare quella cifra solo in Sicilia. Ci stiamo organizzando con 1500 volontari, non abbiamo piattaforme costose e poco trasparenti”.

Faraone parla di un Pd in ripresa, che si candida a restare l’unico anti-Lega: “Vedo implodere il Movimento 5 Stelle, più si snatura più implode. Noi siamo l’alternativa a Salvini, alla Lega che è il vero pericolo per il Mezzogiorno. I cittadini ci chiedono di costruire l’alternativa”.

Il segretario invita a mettere da parte le polemiche, a guardare allo sforzo del partito, anche se quest’anno ci saranno meno gazebo (415) rispetto alle ultime primarie: “Questo partito prima aveva 18 dipendenti, ora abbiamo riaperto la sede: si può fare politica con costi più bassi. Ma è impegnativo. Quindi non discutiamo del gazebo in meno, stiamo tenendo botta”.

Si vota domenica presentando il documento e versando due euro. Possono votare anche sedicenni e immigrati, se si sono registrati sulla piattaforma on line del partito.

Quanto al ruolo delle altre forze politiche nelle primarie aperte, tema che è sempre occasione di polemica, Faraone risponde a una domanda sulla candidatura nelle liste di Maurizio Martina di Beppe Picciolo, che è segretario di Sicilia Futura. “Picciolo e’ iscritto, per questo si può candidare – risponde il leader renziano -. Sicilia futura non era un partito. Beppe Picciolo ha fatto una scelta e mi fa piacere. Sono molto laico e aperto sulla partecipazione alle primarie. Chi viene lì si iscrive all’albo degli elettori del Pd. Con Renzi è successo che gente con altre storie venisse a votare alle primarie. E anche le sconfitte alle primarie hanno permesso a gente come me e come Renzi di scalare il partito senza passare dal padrone di turno”.

Una battuta con i cronisti anche sull’imminente rimpasto al Comune di Palermo: “Orlando e’ un sindaco del Pd, quell’esperienza amministrativa e’ nostra. Noi siamo al fianco del sindaco”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI