PALERMO – “La stagione estiva, se così possiamo dire, è partita e da marzo abbiamo avuto dei numeri importanti, registrando anche dei sold-out“. A dichiararlo è Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo.
La Sicilia sta, dunque, ritornando ad essere terra da visitare per molti turisti e molti di loro “sono stranieri, anche non europei. Questo si consoliderà, credo, anche in vista dei mesi di luglio, agosto, settembre e secondo me anche tra ottobre e novembre. Si potrebbero registrare dei numeri record – spiega Farruggio che si dimostra ottimista guardando ai mesi ancora più caldi -, e si potrebbe superare il periodo pre covid. Il mercato nel post covid è cresciuto, ma quest’anno i numeri sono veramente importanti, soprattuto per le città d’arte. Palermo, per questo, svetta. Le conferme arrivano anche dai numeri registrati dall’aeroporto; i numeri sono importanti anche per città come Taormina o quelle del Sud-Est dell’Isola“.
Farruggio sa bene, però, che è stata una prima parte di estate un po’ anomala per via delle piogge: “Le città di mare hanno accusato un po’ il colpo per via del clima che non è stato clemente fino a metà giugno. Ma si è retto il colpo e la Sicilia sta avendo un riscontro ottimo e i numeri delle strutture ricettive sono importanti“.
Nelle ultime settimane la città di Palermo è stata ‘invasa’ perché ha dato spazio al concerto di Vasco Rossi, ma anche a delle produzioni cinematografiche. Questo ha aiutato il turismo?
“La città di Palermo ha sfruttato gli eventi mediatici perché le serie tv e gli spot registrati qui, così come i concerti hanno fatto sì che le strutture ricettive accogliessero persone, con occupazione di oltre il 95%. Gli eventi aiutano tantissimo. Il concerto di Vasco Rossi, per esempio, è stata anche una vacanza per tantissimi fan, con un soggiorno medio di almeno 4 giorni. Questo è un dato importante sul quale investire perché il flusso che portano questi eventi fanno sì che la Sicilia si consacri“.
Il prossimo grande evento sarà il Festino di Santa Rosalia. Le prenotazioni da parte dei turisti sono incoraggianti?
“Abbiamo sempre spinto per far diventare questa festa una festa di attrattiva internazionale, ma non ci siamo ancora riusciti. Il Festino prende buona parte della metà di luglio e riteniamo che, al netto di una leggera flessione rispetto al mese di maggio e giugno, possiamo riscontrare anche in quei giorni delle presenze turistiche considerevoli. Sul Festino, comunque, ritengo che bisogna lavorare di più, anche promuovendo questo importante momento della festa patronale per far sì che diventi un momento di sold-out per le strutture ricettive, così come accade all’estero. Al momento resta, purtroppo, un momento locale che viene intercettato dal turista che soggiorna a Palermo in quei giorni. Servirebbe far conoscere questa nostra grande festa che potrebbe costituire un momento importante“.