Ferrandelli e la guerra dei sondaggi |Bordate dagli orlandiani - Live Sicilia

Ferrandelli e la guerra dei sondaggi |Bordate dagli orlandiani

L'ex deputato dà i numeri della rilevazione, ma solo su tre candidati.

Amministrative
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PALERMO – Ancora la data delle amministrative di Palermo non c’è ma la giostra dei sondaggi ha già cominciato a girare. E con essa la guerriglia sui numeri delle rilevazioni, quelle che negli ultimi tempi hanno riservato più di un risveglio amaro da chi vi aveva fatto affidamento.

La miccia l’ha accesa Fabrizio Ferrandelli, diffondendo un sondaggio che lo vedrebbe in vantaggio su Leoluca Orlando. Una mossa che ha attirato sul candidato sostenuto anche dal centrodestra un comunicato al vetriolo di Aurelio Scavone, uno degli storici alfieri dell’orlandismo, che bolla come “effetti speciali” i numeri del sondaggio. “Dopo i brogli alle primarie e i presunti accordi coi boss alle elezioni, Fabrizio Ferrandelli non poteva non cimentarsi anche con i sondaggi”, dice Scavone rievocando l’indagine della procura di Palermo per voto di scambio politico-mafioso a carico dell’avversario politico del sindaco, con un incipit che riporta alla memoria la vecchia strategia mediatica dei tempi che furono della Rete.

“Poiché però la matematica non è ancora una opinione – si legge nel comunicato -, i numeri che lui stesso ha reso noti dimostrano quanto il sondaggio diffuso, e che lo vedrebbe ad un passo dalla vittoria a primo a turno, sia tutto strampalato: a voler considerare solo coloro che non si dichiarano indecisi, ecco un sorprendente (e statisticamente impossibile) 99,9% diviso fra tre candidati; a voler considerare invece la totalità degli elettori indicati, ecco l’ancor più sorprendente dato del 144%”.

Il sondaggio di cui ha dato notizia Ferrandelli lo accrediterebbe del 39,3 per cento. Orlando, invece, sarebbe al 38,2 per cento, più staccato Ugo Forello, al 22,4 per cento. Numeri che si prestano subito a una prima lampante osservazione: non ci sono gli altri candidati, visto che i tre sopra citati si spartiscono il 99,9 per cento. E poiché com’è noto in corsa ci sono altri aspiranti, come Ismaele La Vardera, Ciro Lomonte, Nadia Spallitta, è difficile immaginare che tutti insieme questi possano intercettare solo lo 0,1 per cento. E questo induce, in ogni caso (anche per chi ancora ai sondaggi ci crede), a ridimensionare le percentuali dei tre big, che si allontanerebbero in qualche misura dal fantomatico quaranta per cento che garantisce la vittoria al primo turno. Insomma, i “se” e i “ma” sono tanti anche se nel centrodestra c’è chi come Vincenzo Figuccia saluta con entusiasmo i risultati del sondaggio parlando di “caduta libera” di Orlando.


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