Fnp Cisl, Alfio Giulio | rieletto segretario regionale - Live Sicilia

Fnp Cisl, Alfio Giulio | rieletto segretario regionale

"Chiediamo alla Regione un tavolo di confronto con le parti sociali per avviare una riorganizzazione della spesa destinata ai servizi sociali e sanitari per le fasce deboli".

IX congresso regionale del sindacato
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PALERMO – E’ Alfio Giulio il Segretario Generale Fnp Cisl Sicilia, riconfermato oggi nel corso del IX congresso regionale del sindacato dei pensionati che si è chiuso al San Paolo hotel di Palermo. Ex Segretario Generale di Catania, 64 anni, Giulio era stato eletto alla guida della Federazione, nello scorso mese di gennaio. Eletta anche la segreteria regionale che sarà composta da Mario Luna, Rosa Cutrona e Angelo Fullone.

“Quando parliamo di una situazione di emergenza sociale sugli anziani non esageriamo di certo – commenta Giulio – , per questo la voce che si alza dal nostro congresso è di puro allarme, l’indice di povertà è giunto al 27,3% il rischio di povertà ed esclusione sociale riguarda il 46,2% delle famiglie, chiediamo alla Regione di istituire subito un tavolo di confronto con le parti sociali per avviare una riorganizzazione della spesa destinata ai servizi sociali e sanitari per le fasce deboli in un fondo unico, prestazioni che sono assolutamente carenti. Si faccia presto, gli anziani soli, abbandonati, che sono una risorsa fondamentali per le famiglie, se privi di assistenza si lasciano morire”.

“Vogliamo un welfare intergenerazionale – aggiunge il Segretario Fnp Cisl Sicilia – che concili le esigenze dei giovani e degli anziani e di certo non si può pensare di farlo con una quota di spesa sociale destinata alle politiche sociali che si è ridotta negli anni”. “Il fondo sociale nazionale è stato praticamente azzerato – commenta Maurizio Bernava Segretario Cisl Sicilia –, in Sicilia la spesa sociale è bassissima, noi ci batteremo per l’istituzione di un fondo per le fasce deboli da rimpinguare con il recupero di risorse, finora disseminate come contributi a pioggia a favore di cooperative che poi non hanno davvero portato avanti i servizi adeguati. Poche prestazioni ma mirate, un fondo che nei prossimi cinque anni possa diventare uno strumento di riferimento per le famiglie in difficoltà, gli anziani, le persone non autosufficienti. E ribadiamo l’accesso alle prestazioni deve avvenire attraverso la certificazione dell’Isee , bisogna dare ai poveri veri”.

A concludere i lavori, il Segretario nazionale generale Fnp Cisl Gigi Bonfanti: “Va ricostruito un sistema di welfare, dalla sanità al sociale, serve un reale cambiamento nelle politiche nazionali, incentivare le politiche sociali significa anche creare posti di lavoro specializzati e professionalizzanti, il sociale non è un peso ma è una risorsa. Guai a chi pensa poi – ha aggiunto Bonfanti -, che si possa ripensare ad un blocco delle pensioni dopo il 2013, la battaglia del sindacato su questo punto, sarà durissima. E la battaglia va portata avanti anche sul tema della non autosufficienza, pretendiamo una legge nazionale che garantisca questo diritto e l’accesso a questo diritto, con finanziamenti adeguati”.

Ieri la Fnp Cisl aveva diffuso i dati: l’indice di vecchiaia della nostra popolazione siciliana è di 128,3 – in crescita da 10 anni: vuol dire che ogni 100 giovani ci sono 128 persone anziane; l’indice di natalità che sempre nell’arco di 10 anni è sceso dal 10,3% al 9,2% perché le coppie fanno sempre meno figli (per ragioni diverse, ma tutte molto note); l’indice di dipendenza in Sicilia è oltre il 53% ossia ogni 100 persone in età attiva ne abbiamo 51 non attive (cioè di età fino a 14 anni e oltre i 65 anni), e questo valore in termini statistici viene considerato già segnale di squilibrio; l’indice di dipendenza degli anziani, ossia la percentuale di anziani di cui deve farsi carico la parte di popolazione attiva (dai 15 ai 64 anni) è il 29% e non è un valore basso, un valore che è cresciuto negli ultimi anni indicando da un lato l’aumento della popolazione anziana e dall’altro la diminuzione di quella giovanile. Ancora più preoccupanti sono i dati sull’impoverimento della popolazione e delle famiglie: nel 2011 per il Sud e le Isole era esposto al rischio di povertà ed esclusione sociale il 46,2% delle famiglie (il 39,4% nel 2010), il rischio di povertà era pari al 34,5% (il 31,0% nel 2010); le famiglie esposte al rischio di ‘severa deprivazione’ erano il 19,4% (il 12,1% nel 2010).


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