E il dirigente maneri che fine ha fatto??? Il segretario generale liotta che ce dove vede e dove non vede ( gli illeciti) che fine ha fatto????
Fondi al Sud, Falcone: “Ecco la verità sulla Sicilia”
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Siamo in 6 non voteremo più. La lega e invotabile
E se partiva e con le tasse lo stato si prendeva tutto ondietro? Ora l affidano a qualcuno che la farà fallire?
Senatore Faraone quanta ipocrisia nei suoi ragionamenti. Non è obbligatorio che Cuffaro faccia politica. Lei non dice quello che pensa. Non si può da un lato ricordare Falcone e Borsellino e al tempo stesso consentire a Cuffaro di fare politica. Avere scontato la pena non cancella il reato. Il reato resta . Il recupero non comporta necessariamente il reintegro di Cuffaro nella politica. È inquietante che Cuffaro abbia rifondato la Democrazia Cristiana. Ed è ancora più inquietante che abbia un seguito. Lo Stato deve assumere una posizione chiara e netta contro la mafia. Non avrebbe senso che ci siamo ancora uomini dello Stato rischino la vita e si dichiari che Cuffaro possa fare tranquillamente politica come se non avesse commesso nulla. La gravità del resto di Cuffaro è di avere commesso il reato da rappresentante delle istituzioni e non da comune cittadino. Ci pensi e si sforzi a dire quello che pensi. Basta con l'ipocrisia.
non lo voto ma non gli voglio male!
Se ne va anche lui con il padano?
bene, andate avanti come un treno
La crisi del governo Conte 2 e la formazione del governo Draghi hanno impedito al Parlamento una elaborazione più attenta e ponderata del nostro piano di ripresa e resilienza (PNRR). Si tratta del più grande progetto decennale che mira alla riduzione delle disuguaglianze generazionali e territoriali, dove il fattore umano è decisivo sia a Nord che al Sud per raggiungere gli obiettivi di sviluppo equilibrato dentro la cornice economica europea. Esso richiede non solo la lettura attenta e integrale del documento ma anche e soprattutto capacità progettuale, ideativa e attuativa degli enti locali chiamati a gestire circa il 60% degli 83 miliardi destinati al Sud: direttamente e attraverso partecipazione ai bandi indetti dai ministeri competenti. Contiene 6 missioni, 16 componenti e oltre 157 linee tematiche di intervento per una spesa complessiva di 190 miliardi più 30 provenienti dal fondo nazionale “sviluppo e coesione” finalizzato a integrare la spesa.
L’Osservatore civico ha chiesto che le esperienze di partecipazione e trasparenza, già avviate sui fondi strutturali vengano ampliate e utilizzate anche nel PNRR perché l’ultima edizione inviata e approvata a Bruxelles presenta lacune sulla ripartizione territoriale. Non è chiaro quante risorse andranno ai comuni con la loro precisa e vincolante allocazione, come saranno strutturati i bandi, con quali criteri e quale sarà l’effettiva ricaduta degli interventi sui territori, come saranno spesi i soldi per la transizione ecologica, quanti bambini da 0 a 2 anni nel 2026 frequenteranno l’asilo nido, quanti treni correranno agni giorno fra Messina e Trapani.
Ci sono regioni, come la Puglia e la Campania, che invece di alimentare polemiche e contrapposizioni lavorano, si confrontano e costruiscono alleanze politiche e sociali per un nuovo Mezzogiorno capace di realizzare e gestire politiche pubbliche insieme ai cittadini con i loro saperi.
Cosa aspetta il governo regionale ad approvare riforme e semplificazioni di sua competenza propedeutiche a vincere la sfida burocratica e superare il vecchio modello di sviluppo