Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.


I Comuni risentono dell impossibilità di potere redigere progetti esecutivi per alcune ragioni che sono noti ai più ma a cui non si è mai voluto trovare una soluzione:
I comuni sono stracolmi di dipendenti, per nulla motivati, che negli anni sono stati assunti non per reali fabbisogni dell ente ma attraverso le stabilizzazioni di personale che si sono trovati e si sono dovuti prendere secondo logiche lontanissime dai criteri di efficienza, efficacia ed economicità delle pubbliche amministrazioni (leggasi raccomandati dalla politica). Tale personale non ha le capacità e le competenze professionali minime per progettare soprattutto con riferimento a tematiche molto complesse e specialistiche che costituiscono i drivers della programmazione comunitaria odierna (mobilità sostenibile, efficentanento energetico, sociale, dissesto idrogeologico, imprese ecc…). A ciò si aggiunge che gli enti locali sono o in predissesto o dissestati finanziariamente e quindi anche impossibilitati a reclutare professionalità esterne, anche attraverso il ricordo a strumenti quali i fondi di rotazione per la Progettazione, in quanto la loro capacità di indebitarsi è praticamente nulla. Inoltre non è possibile affidare incarichi subordinando il pagamento delle parcelle all ottenimento del finanziamento in quanto il lavoro va sempre retribuito e gli enti locali non possono affidare nulla senza una prenotazione di spesa.
Il dl 118 del 2011 é stato da questo punto di vista una condanna.
Poi ci chiediamo perché in Sicilia la spesa UE è inchiodata al palo e i soldi tornano a Bruxelles. Non si tratta di mancanza di volontà delle amministrazioni locali ma della volontà scientifica, a livelli ben più alti, di bloccare i progetti. Eppure Basterebbe poco. Basterebbe dotare gli Enti Locali di una dotazione finanziaria per la progettazione prima e dopo per la realizzazione delle opere per risolvere il problema.
Personalmente ho sempre pensato che la difficoltà da parte dello Stato e della Regione a cofinanziare gli interventi faccia sì che da uno lato si incentivi la spesa fittiziamente mentre dall altro di fatto viene bloccata per non fare emergere il problema finanziario