PALERMO – “Nuccio di Paola e Ismaele La Vardera parteciperanno al corso di formazione politica organizzato a Ribera in qualità di relatori”.
Il chiarimento arriva con una nota telegrafica firmata dal capogruppo della Dc Carmelo Pace, dopo una giornata scoppiettante con botta e risposta infuocati su tik tok e facebook. Ma non sortisce l’effetto sperato: i due esponenti dell’opposizione non parteciparanno al meeting democristiano come relatori.
Dc, la polemica sulla scuola di formazione politica
Prima l’invito, risalente a pochi giorni fa e l’inserimento di Ismaele La Vardera e Nuccio di Paola nel calendario ufficiale del corso di formazione politica organizzato dalla Dc a Ribera. Poi le tensioni sui social e la contestazione, da parte dei ‘relatori’, del ‘cuffarismo’.
Quindi la ‘revoca’, a mezzo post su facebook di Carmelo Pace: “Chiederò personalmente a Di Paola e a La Vardera – aveva scritto il capogruppo della Dc – di evitare di partecipare. Il confronto è il sale della politica, il linciaggio mediatico – per un mio personale errore – invece no”.
Ancora polemiche infuocate, ma poi Pace, nel pomeriggio, prova a chiarire, sostenendo che “Nuccio di Paola e Ismaele La Vardera parteciperanno al corso di formazione politica”.
La controrisposta ‘affilata’
Passano pochi minuti e i due esponenti ‘invitati’ servono una controrisposta affilata: “Ci dispiace, non andremo in un posto in cui ci si impedisce di dire ciò che pensiamo. Sin da quando abbiamo ricevuto invito il collega Pace era stato chiaro: massima libertà di espressione”.
I deputati Ismaele La Vardera e Nuccio Di Paola ripercorrono quello che è accaduto negli ultimi giorni, partendo dal 28 gennaio, “quando abbiamo diffuso l’oggetto del nostro intervento con un comunicato, ossia che la nostra lezione avrebbe ribadito il fallimento del cuffarismo abbiamo iniziato a registrare insofferenza rispetto alla nostra partecipazione, fino alla richiesta di non andare più”.
“Adesso ennesima piroetta – concludono – dopo che hanno capito di aver fatto una figuraccia? No grazie. Non andremo mai in un posto in cui non mi viene garantita la libertà di espressione”.