Fotovoltaico, lo hanno scelto | il 12% degli italiani - Live Sicilia

Fotovoltaico, lo hanno scelto | il 12% degli italiani

AMBIENTE E TECNOLOGIA
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E’ in crescita la sensibilità nei confronti dell’energia verde. Se fino a sei mesi fa i consumatori che sceglievano tariffe ecologiche erano pari al 6%, ad oggi sono il 12% gli italiani disposti a spendere qualcosa in più per usufruire di elettricità proveniente da fonti rinnovabili. A fornire i dati è l’Osservatorio SuperMoney. L’analisi approntata ha messo a confronto tariffe classiche con quelle ecologiche, confrontando Enel Energia, Eonm A2A, Blue META, i primi quattro operatori più convenienti che propongono tariffe green. Per un consumo annuo di 2500 Kwh di elettricità, è di 15 centesimi al giorno, cioè di 54 euro all’anno, la differenza con le fonti tradizionali, mentre per gli utenti con consumi più ridotti di elettricità, la differenza di costi è ancora meno visibile: bastano solo 10 centesimi al giorno in più per coloro che utilizzano 1500 kWh.

Se già Vitruvio aveva trattato il problema dell’orientamento del sole nel suo “De Architectura”, in cui spiegava che le abitazioni andavano costruite in base alle condizioni climatiche, per giungere alla scoperta casuale del principio fotovoltaico bisogna attendere il 1839. Fu in quell’anno che un francese di nome Edmond Becquerel, facendo esperimenti su una cella elettrolitica, fu sorpreso da una strana scoperta: i raggi solari sulla superficie in platino provocavano una leggera scossa elettrica. E’ del 1883 la prima tecnologia basata sul solare. Opera di Charles Fritts, lo strumento è risultato però inefficiente. Sarà il fisico russo Aleksandr Stoletov a sviluppare la prima cella solare, più stabile e affidabile, basata sull’effetto fotoelettrico esterno. E’, invece, di Willoughby Smith la scoperta della fotoconduttività del selenio(1873).

Frutto degli studi di un’insegnante britannica di scienze e brevettato da Russel Ohl nel 1943, è stato scoperto un oggetto conservato per anni in modo del tutto stupefacente ancora funzionante. Dalla strana forma di sfera di cristallo, si tratta della prima cella solare con giunzione a semiconduttore. Risale, invece, al 1953 la prima cella fotovoltaica di silicio monocristallino, realizzata a scopo dimostrativo. L’invenzione dell transistor a contatto ad opera di Barden, Brittain e Schockley fruttò loro il Nobel per la fisica, nel 1956. Se il transistor a giunzione, inventato dalla compagnia Bell, fa capo al 1950, risale al 1876 la vera progenitrice delle odierne celle fotovoltaiche, data alla luce grazie agli studi di Smith, Adams e Day, che realizzarono un dispositivo realizzato con la giunzione tra selenio e alcuni ossidi metallici.

Da quel momento le tecniche di produzione di celle fotovoltaiche ebbero un progressivo sviluppo e, se le prime esperienze con il silicio amorfo depositato su un substrato si fecero nel 1984, ad oggi le tecnologie più sperimentate sono tre: le celle al silicio monocristallino, quelle al silicio policristallino e quelle al silicio amorfo (a-Si). Se i modelli in silicio amorfo sono il modello più economico ma anche quello che assicura una resa inferiore, sono i pannelli in silicio policristallino quelli che assicurano una buona resistenza agli agenti atmosferici. Tuttavia, il rendimento è notevolmente diverso: i pannelli in mono e multi cristallino offrono un rendimento stabile nel tempo e hanno una durata media di circa 25 anni. Ma si tratta solo di una parte di un modello in continua espansione che vede nello sfruttamento delle nanotecnologie uno dei punti di svolta del fotovoltaico.

 


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