La Merlin Entertainments, la società inglese proprietaria del parco di Castelnuovo del Garda, ha detto stop agli spettacoli acquatici con i delfini e manda in pensione Robin, Teide, Betty e Nau, i quattro meravigliosi mammiferi cresciuti tra le cascate artificiali e le montagne russe del Palablu. Si è tenuta il 6 gennaio l’ultima esibizione dei 4 esemplari all’interno di quello che, a detta di Forbes, è ritenuto il quinto parco dei divertimenti più apprezzato al mondo, con i suoi 750mila metri quadri e 32 attrazioni. Una svolta animalista che va contro gli interessi economici della società: ogni quattro persone che entravano al parco, infatti, almeno una spendeva 5 euro in più comprare il biglietto dello spettacolo acrobatico dei delfini.
"La Merlin ha nel suo codice genetico una politica di profondo rispetto per gli animali, e la scelta di dire addio al delfinario ne è diretta conseguenza", ha affermato Danilo Santi, direttore di Gardaland. Una scelta etica influenzata anche dalle polemiche seguite alle morti di alcuni delfini del Palablu. Nel 2000, infatti, la Procura di Verona aprì un'inchiesta per stabilire le cause della morte di quattro delfini, morti nel giro di tre anni per motivi ignoti.
Si prospetta, così, una vecchiaia nel pieno relax per i quattro cetacei - per quanto sia possibile per degli animali cresciuti in cattività - che andranno probabilmente in pensione nell'acquario di Genova, dopo anni trascorsi ad intrattenere i visitatori dell'area acquatica di Gardaland. Non dovranno preoccuparsi, invece, gli addestratori per i quali si stanno cercando misure alternative alla cassa integrazione.