Gioeni, slitta ancora |la conclusione dei lavori - Live Sicilia

Gioeni, slitta ancora |la conclusione dei lavori

L’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Bosco, si è rifiutato di formulare qualunque ipotesi in relazione all’apertura della rotonda: “Date non ne faccio più – dice. Già qualcuno si diverte e propone numeri da giocare... Gli operai stanno correndo. A occhio e croce siamo agli sgoccioli”.

il cantiere della discordia
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CATANIA – Non il 18 gennaio. Nemmeno il 27 gennaio e neanche le festività agatine vedranno l’inaugurazione del Nodo Gioeni. I tempi saranno infatti più lunghi, molto più lunghi a dispetto di quanto annunciato in precedenza. Il perché è presto detto: l’amministrazione Bianco non ritiene opportuno, al momento, aprire la rotonda del tondo Gioeni fino a quando non avrà realizzato il secondo torna indietro previsto – in una delle prime versioni del progetto – quasi in corrispondenza del semaforo pedonale che si trova vicino alla chiesa Nostra Signora di Lourdes. Insomma, a metà strada tra quello già esistente in prossimità de La Sicilia e quello più a nord a cui stanno attualmente lavorando gli operai della Tosa Appalti. Operai che ancora sembra non sappiano nulla di questa novità dato che, alla fine della scorsa settimana, prevedevano la fine dei lavori entro gennaio, magari con lo scarto di un paio di giorni.

Ma perché tempi così lunghi? Due sono i motivi che una voce bene informata all’interno del Comune ha sottolineato. Il primo riguarderebbe una certa riluttanza a chiudere il cantiere per poi riaprirne un altro a distanza di pochi metri e di pochi giorni. Il secondo, invece, è strumentale: bisogna reperire i finanziamenti per realizzare il torna indietro. Soldi che al momento non ci sono. Ed ecco spiegato il perché l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Bosco si è rifiutato di formulare qualunque ipotesi in relazione all’apertura della rotonda: “Date non ne faccio più – dice. Già qualcuno si diverte e propone numeri da giocare… Gli operai stanno correndo. A occhio e croce siamo agli sgoccioli”.

In ogni caso, rimane da risolvere il vero problema di questo tratto di Circonvallazione, il traffico, che, a quanto pare, non verrà risolto con la consegna della nuova rotonda e neanche con un’eventuale eliminazione dei semafori pedonali. Lo sa bene l’assessore alla Mobilità Urbana Saro D’Agata: “Ci aspettiamo che nel giro di qualche settimana i lavori verranno completati – evidenzia. L’orientamento è quello di fare un altro torna indietro all’altezza di via Grassi ma con una curvatura maggiore a quello attuale”.

Quando si dovrebbe realizzare il nuovo torna indietro? Adesso. Non appena finiscono i lavori – continua D’Agata – ma prima occorre fare una piccola variante al progetto”. L’ennesima variante, viene da aggiungere, ma che potrebbe essere l’alternativa alla realizzazione del sottopasso lunga, perigliosa e costosa. Insomma, il problema del traffico continua ad essere quello principale, e non solo lungo la Circonvallazione. I catanesi cercano alternative. E le trovano. Sulla circonvallazione rimangono gli obbligati e gli immancabili curiosi che rallentano inebetiti davanti ai lavori e, nel frattempo, santìano.

Infine una chicca. Il parcheggio – dedicato ma non privato – promesso, dal sindaco Bianco ai residenti del palazzo che sorge vicino al Nodo Gioeni, è già stato realizzato. Allargando, da 12 a 20 metri, il tratto di circonvallazione che scende verso via Etnea e il Tondo Gioeni (dovrebbe essere via del Bosco ma anche google maps ha dubbi in merito), è stata ricavata una striscia dove i cittadini e soprattutto i residenti possono già parcheggiare. Quegli stessi residenti che “tempo fa hanno ceduto il loro cantinato – ci dice Rosario Mirone – a una nota azienda di noleggio furgoni”. Chi abita in palazzi senza parcheggio quindi ne approfitti e si proponga.

 


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