Purtroppo il commissario straordinario per i lavori decennali sulla A19 è il presidente della regione che è palermitano e non percorre la tratta della A29 che porta da Caltanissetta a Catania e nemmeno la Catania Messina. Entrambe le strade sono altamente pericolose e le osservazioni - lamentele del comico palermitano non saranno le ultime, la politica aspetta che ci scappi il morto: io che percorro la Caltanissetta - Catania speriamo che me la cavo
Tratta tratta…..una continua trattativa tra compari……
Ma chi se ne frega della finanziaria …..l’85% della gente non sa neanche di cosa parlate…di 4 individui da 2 centesimi…..finanziano i loro interessi……
Incivile e' chi non paga adeguatamente gli operi, chi non mette abbastanza cassonetti, chi non sa fare prevenzione e informazione: il comune di Palermo.
Ulteriore dimostrazione della qualità del personale sanitario. Dimostra che la malasanità è solo mala politica!
il fermo, non convalidato, é stato una forzatura della procura di agrigento che a fronte di ipotesi di reato risalenti a 6-7 anni addietro, di una indagine che si trascina stancamente da 5 anni, non ha potuto attendere, forse temendone il rigetto, il provvedimento del Gip investito circa due mesi fa delle richieste cautelari basate su una mole ingente di materiale probatorio (come riferito in conferenza stampa). in poche ore il nuovo gip, si è studiato le carte, ed in palese assenza dei presupposti di legge ha accolto i desiderata della procura. deve rilevarsi che altri fermati, con ruoli apicali, la cui posizione è stata valutata da gip di altre città (presumibilmente in assenza di condizionamenti ambientali) non hanno convalidato il fermo né disposto cautele non essendoci i presupposti. ritengo che ormai sia indispensabile la separazione delle carriere ed un diverso sistema di avanzamento in carriera anche per la magistratura. prima di ogni progressione si dovrebbe valutare la preparazione e l’esito delle attività. ricordando sempre che destinatari dei provvedimenti sono esseri umani con una propria dignità, innocenti fino a sentenza passata in giudicato.