Guerra nucleare, lo studio choc: in 5 ore 85 milioni di morti - Live Sicilia

Guerra nucleare, lo studio choc di Princeton: in 5 ore 85 milioni di morti

I ricercatori dell'Università americana avevano condotto uno studio già nel 2019. Ecco lo scenario simulato
LO SCENARIO
di
2 min di lettura

ROMA – La guerra tra Russia e Ucraina in corso da tredici giorni tiene alta la tensione e la preoccupazione nel mondo per una deriva nucleare che potrebbe prendere il conflitto iniziato con l’invasione dell’Ucraina decisa dal presidente russo Wladimir Putin. Lo stesso leader di Mosca, dopo la prima settimana di un conflitto in cui non si attendeva la strenua resistenza ucraina e ha subito le sanzioni economiche dell’Europa e dell’Occidente, aveva messo in allerta il sistema nucleare in suo possesso.

Un’ipotesi di una terza guerra mondiale è ancora lontana ma il fatto che ci sia preoccupa non poco il mondo. Segnerebbe la distruzione del mondo e milioni e milioni di vittime. Su questo scenario hanno lavorato già nel 2019 i ricercatori dell’Università americana di Princeton che hanno simulato una guerra nucleare tra Russia e Usa, con il conseguente coinvolgimento dei Paesi membri della Nato.

Lo studio choc è del team dell’Università di Princeton, guidato da Alex Glaser, esperto di ingegneria e affari internazionali. I ricercatori hanno simulato al computer lo scoppio di un conflitto nucleare tra le due superpotenze ipotizzando i possibili vettori di lancio impiegati e i cui esiti devastanti si potrebbero registrare già nelle prime tre ore.

Nella fase 1, la simulazione parte da un attacco aereo russo, proveniente da Kaliningrad e sferrato su una delle basi Nato su suolo europeo con una serie di raid con bombardieri strategici e missili balistici a medio raggio Irbm. Da qui si genererebbe immediatamente la controffensiva occidentale. Kaliningrad è stata scelta come luogo strategico, al confine tra Polonia e Lituania in quanto è uno sbocco sul Mar Nero. Nella fase 1 si stimano almeno 2 milioni e mezzo di morti nelle prime tre ore dallo scoppio della guerra.

L’obiettivo della fase 2 sarebbe neutralizzare le capacità nucleari della controparte con il lancio di missili Icbm dalle flotte di sottomarini nucleari lanciamissili posizionati nell’Atlantico e nel Pacifico e dalle postazioni di lacio terrestri fisse e mobili. In questa fase 2, detta anche di “completamento” si stimano 3 milioni e mezzo di morti in meno di 45 minuti.

La fase 3 presupporrebbe l’attacco alle principali città di Russia, Europa e America. In generale, gli obiettivi scelti dai missili balistici intercontinentali sarebbero le capitali o comunque le città che rappresentano il centro della vita e del potere. Il bilancio totale al termine della sa la fase 3, è disastroso: oltre 85,5 milioni di morti nelle prime 5 ore dallo scoppio della guerra nucleare, escluse le vittime della ricaduta radioattiva che le armi sprigionerebbero.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI