Biden torna ad avvertire che Putin sta valutando l’uso di armi chimiche e biologiche nella guerra in Ucraina. Il presidente Usa ha anche confermato l’uso da parte della Russia di missili ipersonici. Sale intanto la tensione tra Mosca e Washington, col rischio della rottura dei rapporti diplomatici: la Russia
protesta per gli “inaccettabili” commenti su Putin definito da Biden “un dittatore assassino e un criminale di guerra”. Mosca convoca l’ambasciatore americano Sullivan. LEGGI ANCHE: Putin e l’uso di missili ipersonici: “Li utilizzeremo ancora”
L’allarme in 17 regioni
Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato stamattina in 17 delle 24 regioni dell’Ucraina, compresa quelle di Leopoli e Odessa. L’esercito di Kiev annuncia intanto di aver respinto le truppe russe e aver riconquistato Makariv, 60 km a ovest della capitale. Secondo le forze ucraine, gli invasori avrebbero
scorte solo per altri tre giorni. Sono almeno 925 i civili uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra, secondo l’Onu.
Oggi Zelensky parla al parlamento italiano
Zelensky ha parlato oggi in videocollegamento ai parlamentari italiani, riuniti a Montecitorio. Dopo il presidente ucraino interverrà anche Draghi. Non mancano però le voci critiche, fra chi ha chiesto che venga ospitato anche Putin e chi annuncia che diserterà la seduta: non ci saranno gli ex M5s di Alternativa, il leghista Pillon, la senatrice del misto Granato, la deputata forzista Giannone, quella pentastellata Segneri e Paragone.
LA DIRETTA
14.39 – “Dopo due anni di duro lavoro abbiamo un piano e quel piano è la bussola strategica sulla difesa comune. Ma i piani vanno attuati, sennò non servono a nulla. Questa è la sfida e non sarà facile. Per la prima volta però abbiamo un impegno da parte degli Stati membri, con un cronoprogramma chiaro. Io vigilerò perché gli impegni siano mantenuti”. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borell incontrando un gruppo di testate internazionali.
13.19 – Nuova manifestazione di protesta contro l’invasione a Kherson dove la popolazione è tornata in piazza ed è stata attaccata dalle forze russe che hanno tentato di disperderla con il lancio di gas lacrimogeni.
Lo riporta l’Ukrainska Pravda sottolineando che appena il fumo dei lacrimogeni si è diradato alcuni residenti sono tornati in piazza.
12.55 – Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante le ultime ore. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian.
12.00 – Ucraina, l’ammiraglio Dragone: “Tra i russi già 15mila perdite”
11.32 – “L’Ucraina ha il diritto di essere libera, sicura e democratica. L’Italia è con voi, presidente Zelensky” ha concluso il titolare di Palazzo Chigi.
11.29 – “L’Italia vuole l’Ucrania nell’Unione Europea” ha detto Draghi nel suo intervento.
11.25 – Prende la parola il premier Mario Draghi. “Eroica la resistenza di tutti i luoghi su cui si abbatte la ferocia del presidente Putin”. “L’Ucraina difende tutti noi”, riconosce il presidente del Consiglio. “Davanti all’inciviltà l’Italia farà la sua parte” ha detto Draghi parlando dell’accoglienza verso i profughi. “Le sanzioni hanno l’obiettivo di fare sedere la Russia al tavolo delle trattative con sincerità”, ha aggiunto Draghi. È di 800 milioni il valore dei beni congelati.
11.16 – “Conoscete bene gli ucraini, il popolo europeo come il vostro, un popolo che vuole la pace. Tutti quanti – ha detto Zelensky parlando degli oligarchi russi – utilizzano l’Italia come luogo della loro vacanza. Dovete chiuderle l’accesso a chi in Russia può incidere nei processi decisionali. Per questo vogliamo che blocchiate i loro patrimoni e i loro immobili. Sostenete anche l’embargo verso le navi Russia. Nessuna eccezione per le banche russe”.
11.15 – “Tuttavia l’invasione dura da quasi un mese. Per questo abbiamo bisogno di altre sanzioni”.
11.13 – Zelensky parla della crisi alimentare. Come possiamo seminare se il nemico distrugge i nostri campi”.
11.11 – “Bisogna fare il possibile per garantire la pace. Questa è la guerra organizzata da decina di anni da una sola persona che ha guadagnato tantissimi soldi dall’importazione di petrolio e gas per finanziare la guerra. Ma il loro obiettivo non è solo l’Ucraina è l’Europa. L’Ucraina è il cancello dell’Europa ma loro vogliono distruggere il vostro modello di vita.”.
11.12 – Mariupol è sotto assedio. “Si tratta di una città simile alla vostra Genova. Immaginate Genova sotto assedio delle bombe con i suoi cittadini che fuggono dalla città a piedi”.
11.09 – “Ho parlato con sua Santità Francesco, mi ha detto parola importanti” e lui ha “raccontato a Sua Santità la difficile situazione umanitaria e il blocco dei corridoi di soccorso da parte delle truppe russe”. “Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore”, ha aggiunto, dopo aver ringraziato il pontefice “per le preghiere per l’Ucraina e la pace”.
11.06 – Inizia la seduta in Parlamento con il presidente dell’Ucraina Zelensky. Standing ovation per il presidente ucraino.
10.17 – “Le accuse del presidente Usa Joe Biden sul fatto che Mosca starebbe valutando l’uso di armi chimiche e biologiche sono “insinuazioni malintenzionate”. E’ la replica del viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov che, riporta l’agenzia Interfax, aggiunge: “Noi non abbiamo simili armi”.
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9.21 – Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, “con qualsiasi formato”, dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che “senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos’è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra”.
8.15 – Tutti i tecnici della centrale nucleare ucraina di Chernobyl, che erano rimasti bloccati nell’impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell’arrivo delle truppe russe il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare il sito. Ne dà notizia in un comunicato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che dice di essere stata informata dalle autorità di Kiev.Metà dei tecnici erano potuti uscire due giorni fa, l’altra metà ieri, eccetto 13 di loro che non hanno voluto andarsene. Quelli che hanno smontato sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell’impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine. Il danneggiamento di strade e ponti aveva finora ostacolato l’arrivo dello staff che doveva sostituire i colleghi.
8.00 – Presunte difficoltà dell’esercito russo troverebbero conferma nell’annuncio fatto stanotte dallo Stato maggiore ucraino, secondo il quale le forze armate di Kiev hanno riconquistato l’insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. “La bandiera ucraina è stata issata sulla città” e le forze russe sono state respinte, hanno detto i militari. Ieri sarebbe stato anche abbattuto un jet russo, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un video caricato nelle prime ore della notte su Telegram si è scagliato contro i piloti dei caccia di Mosca: “Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell’anima, al posto di tutto ciò che rende umani”, ha detto. L’esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari. Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l’accesso al Mar d’Azov, rilevano le stesse fonti in un ultimo rapporto dal campo. Ma le scorte delle truppe russe finiranno “in tre giorni”, secondo lo stesso documento.