Violenza allo stadio ‘Binanti’ di Scordia ieri pomeriggio al termine della partita Gymnica Scordia – Libertas Catania, nell’ambito del campionato allievi under 17. Dopo il triplice fischio finale che ha decretato la vittoria dei calatini ai danni degli etnei, è scoppiata una guerriglia selvaggia sul rettangolo verde. Una rissa che è stata immortalata da un telefonino ed il video in poco tempo è diventato virale scatenando la condanna degli sportivi. Sugli spalti c’erano molti bimbi che sono stati immediatamente portati via dai genitori increduli e impauriti. Pugni e calci. Botte da orbi. Nemmeno la presenza delle forze dell’ordine è servito da deterrente.
Anche la politica ha condannato quanto accaduto. “Le immagini che stanno spopolando sui social della maxi rissa avvenuta alla fine di una partita Under 17 a Scordia, mi impongono, come uomo di sport e come responsabile regionale a prendere una netta distanza denunciando, in toto, il negativo comportamento di tutti coloro che hanno permesso questo”. Lo dichiara Giuseppe Giordano, responsabile dello Sport per la Democrazia Cristiana Nuova in Sicilia, in merito all’episodio di violenza avvenuto al termine della partita di semifinale provinciale di ritorno tra Gymnica Scordia – Libertas Catania Nuova, due squadre del campionato Allievi – Under 17. “Si dice che lo sport unisce, aggrega, deve essere vissuto in legalità e fair play ma questi episodi di violenza allontanano i ragazzi da ogni attività – continua Giordano -. La Lega Calcio deve immediatamente intervenire e infliggere sanzioni esemplari in maniera tale da punire i colpevoli ed essere da monito per il futuro. Occorre tagliare questi rami secchi che mostrano un aspetto totalmente diverso da quello che è lo sport”.
“Abbiamo lottato duramente per tornare a giocare in piena emergenza sanitaria. Ci siamo battuti per dare al calcio un’immagine migliore, di entusiasmo e voglia di ripartire. Quello che è successo a Scordia non ha nulla a che fare con il calcio. Saremo durissimi”. Sono parole dure e di condanna quelle del presidente della Lega Nazionale Dilettanti siciliana Sandro Morgana. “Non capisco il senso di tanta violenza – continua Morgana – come non comprendo il perché si debba rovinare il calcio più bello, quello dei giovani, facendolo diventare un campo di battaglia. Non possiamo rischiare che quattro sconsiderati rovinino tutto. Chiedo l’intervento delle forze dell’ordine per valutare se sussistano le condizioni per la richiesta del Daspo. Inoltre trasmetterò gli atti alla Procura Federale per avere condanne rigide e definite oltre a quelle che il giudice sportivo comminerà su quanto trasmesso dal referto arbitrale”.