CATANIA – I vertici e i gregari del gruppo santapoliano di Picanello davanti al Gup. Si svolgerà il 12 settembre a Bicocca l’udienza preliminare per gli imputati coinvolti nella maxi inchiesta ‘Orfeo’ condotta dai Carabinieri di Catania. Un’indagine complicata e delicata che ha permesso di scardinare gli affari illeciti dell’organizzazione che poteva contare anche sulle “soffiate” di un cancelliere infedele, che ha già patteggiato la pena. Le cimici piazzate nei luoghi strategici del quartiere storicamente sotto il controllo del boss Calogero “Carletto” Campanella e dei fratelli Salvatore e Venerando Cristaldi hanno permesso di ricostruire l’organigramma del gruppo mafioso. Le intercettazioni “fotografano” gli assetti criminali nel quartiere (e non solo) tra il 2012 e il 2014. Nelle carte dell’inchiesta sono finiti anche i verbali dei collaboratori di giustizia Santo La Causa, Fabrizio Nizza, Salvatore Cristaudo e Davide Seminara.
Sono Giovanni Comis e Lorenzo Pavone gli impupati chiave del processo. Il primo avrebbe ripreso le redini del gruppo di Picanello dopo la sua scarcerazione nel 2013 e soprattutto avrebbe preso il posto di Pavone, arrestato nel maxi blitz Fiori Bianchi scattato nello stesso anno. La nuova “governance” avrebbe portato non pochi problemi all’interno del gruppo. In alcune intercettazioni finite nell’ordinanza firmata nel Gip Anna Maggiore si possono notare le lamentele di diversi gregari e soldati, non contenti del comportamento del boss Giovanni Comis.
I VERBALI DI NAVARRIA. Tra gli atti del processo Orfeo sono finite le dichiarazioni di Carmelo Aldo Navarria. Il killer dei Santapaola ed ex affiliato dei Malpassotu è entrato da pochi mesi nel programma di collaborazione e ha già riferito alla magistratura la sua mappa della mafia a Catania e provincia. A quanto pare ha qualcosa da dire anche sui Santapaola di Picanello. Il pm Rocco Liguori produrrà le trascrizioni dei verbali e chiuse le questioni preliminari chiederà al Gup il rinvio a giudizio degli imputati. Tranne naturalmente quelli che sceglieranno di essere giudicati con il rito alternativo del giudizio abbreviato.
I NOMI DEGLI IMPUTATI. Giovanni Comis, Antonino Alecci, Antonino D’Arrigo, Lucio Sentina, Alfio Cardillo, Marco Battaglia, Davide Battiato, Marco Brischetto, Carmelo Maimone, Michele Panebianco, Corrado Santonocito, Domenico Fabio Scalia, Simone Spampinato, Giovanni Antonino Tosto, Vincenzo Zuccaro, Lorenzo Pavone, Giuseppe Petralia, Giuseppe Tringale, Roberto Illuminato e Carmelo Maimone.