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I soldi si amano | Ma non si dice

Commenti

    Non sono d’accordo, pur apprezzando la franchezza e lo spirito. Chi pensa troppo ai soldi, al di là di quelli strettamente necessari per una vita “comoda”, secondo me è una persona negativa triste e depressa. La differenza tra uno reddito di 20000 euro e uno di 100000, sono dei maglioni firmati da 300 invece che dei maglioni da 30 euro, una macchina costosa invece che una utilitaria ecc… Ma non ti fanno vivere per niente meglio. Se per 100000 euro in più, uno fa il lecchino di un politico o fa l’imbroglione o si fa corrompere o calpesta la dignità degli altri è solo un cretino senza dignità, non una persona di successo, sarà pure grande imprenditore o mega fantozziano dirigente generale. L’ambizione a migliorare la propria condizione economica è sacrosanta, ma nel rispetto
    degli altri e di regole etiche non scritte ma che ci fanno “brave” persone e non arrivisti peggiori dei mafiosi. Certo evidentemente cambia radicalmente se non si ha da vivere. Insegnare l’amore per i soldi ai propri figli di 8 anni significa farne dei futuri infelici.

    Caro Avvocato, come sempre la verità sta in mezzo, credo che la questione sia direttamente proporzionale al sudore, alla fatica, all’impegno e alla dedizione impiegato per ottenere quei soldi, che ci permettono uno stile di vita sufficientemente sano da garantirci una certa stabilità e sicurezza. Secondo me la libertà è un altra storia e non la legherei ai soldi, ma piuttosto al coraggio, ecco, se davvero vogliamo dare un esempio ai nostri figli, educhiamoli al coraggio, ne avranno certamente bisogno!

    Daniela Santanché ha detto al verità, ma…
    Daniela Santanché, nella “lezione” che ha tenuto ai bambini nel corso del programma di Rai 3 “Alla lavagna”, rispondendo alla domanda di una bambina sul valore dei soldi, ha detto: ““Il mio papà ha insegnato a me e ai miei fratelli che chi paga comanda e lo dico a te che sei una donna. Il denaro è un grande strumento di libertà”. Ha ricevuto molte critiche, ma ha detto la pura verità. Purtroppo ha dimenticato di spiegare anche ai bambini che è la pura verità in una cattiva società. Il denaro è libertà in una società ingiusta. In un mondo che potrebbe essere paragonato ad una gigantesca tavola imbandita piena di ogni ben di Dio, dove seduti a mangiare sono pochi privilegiati e per terra a raccogliere le briciole una moltitudine di persone. La libertà, in una società sana, dovrebbe esserci per tutti. Ogni persona dovrebbe avere la possibilità di curarsi, di formare una famiglia, di avere una casa dove abitare. E’ abbastanza strano che personaggi politici sempre pronti a dichiararsi cristiani, a ricorrere al Vangelo quando gli torna comodo, lo ignorano quando si tratta di parlare del denaro e della ricchezza. Dimenticano quante volte Gesù raccomanda di stare lontano dal dio denaro: “Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona” (Lc 16, 13). Ma questo accade anche a molti uomini della Chiesa.
    Renato Pierri

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