Il 77% percepisce meno |di 1000 euro al mese - Live Sicilia

Il 77% percepisce meno |di 1000 euro al mese

Oltre la metà dei pensionati ha un reddito inferiore ai 1000 euro al mese. Si assiste ad un calo del potere d'acquisto delle famiglie italiane mentre aumenta il numero delle domestiche e badanti italiane.

PENSIONATI
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INPS pensioni mille euro ROMA – Il 77% dei pensionati, circa 7,2 milioni di persone, percepisce al mese meno di 1000 euro di pensione. Di questi  il 35% percepisce una pensione che si aggira tra 500 e 1000 euro, infine il 17% ha una pensione con un reddito inferiore ai 500 euro. Solo il 2,9% riceve un assegno oltre i 3000 euro. Questi sono i dati dell’Inps secondo cui il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito tra il 2008 e il 2011 del 3,8%. Secondo il bilancio presentato oggi dall’Inps, nel 2011 si è avuta una perdita del potere d’acquisto pari al 5,2% rispetto al 2007, situazione che avrebbe potuto essere ben più grave senza l’intervento compensativo delle prestazioni sociali secondo quanto afferma l’Inps.

Il reddito pensionistico medio lordo erogato dall’Inps nel 2011 era di 1.131 euro mensili. Ma nelle diverse regioni italiane i dati sono molto diversi nel solito confronto tra Nord e Sud. Nelle regione settentrionali la media pensionistica è 1.238 euro, al centro sono 1.193 gli euro medi percepiti mentre nel mezzogiorno d’italia la media scende a 930 euro al mese.  Guardando invece alla singola pensione l’importo medio è di 780 euro, anche se oltre un quarto di pensionati ne ha più di una, con evidenti differenze tra quelle previdenziali da 870 euro e quelle assistenziali  di 406 euro. Tra quelle previdenziali ci sono notevoli differenze tra quelle di anzianità che mediamente raggiungono i 1.514 euro e quelle legate al prepensionamento che arrivano a 1.469 euro medi e quelle di vecchiaia, in fondo alla classifica, che non superano i 650 euro al mese.

Secondo quando emerge dalle ricerche Inps, la crisi economica ha riportato le done  italiane ad impiegarsi come colf. Per molti anni, infatti, il lavoro come domestica o badante erano svolti principalmente da immigrate. Secondo i dati, infatti,  nel 2008 queste mansioni erano svolte da sole 119.936 italiane. Nei tre anni dell’inizio della crisi c’è stato un aumento del 20%, il loro numero è infatti aumentato fino a 134.037 nel 2009, 137.806 nel 2010 e 143.207 nel 2011.

Dai dati risulta anche che i dipendenti in Italia tra il 2009 e il 2011 sono diminuiti dell’0.6%, ma soprattutto si è ridotta consistentemente la quantità dei dipendenti under 30 nelle imprese private. La perdita di posti di lavoro è stata pari all’11,3% corrispondente a 280.000 impiegati Per i giovani fino a 19 anni la percentuale di disoccupati aumenta: il 45,5% in meno durante gli ultimi due anni passando da 110.713 a 60.292 occupati. Per la disoccupazione l’Inps ha speso 11,66 miliardi, per la cassa integrazione 5,2 miliardi e 2,4 miliardi per la mobilità. Dai dati pubblici risulta anche, che l’Inps abbia speso nel 2011 19,1 miliardi, rispetto ai 19,4 del 2010, per ammortizzatori sociali; 10797 miliardi per prestazioni e 8335 euro per i contributi figurativi.


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