Il bar Alba non chiuderà a gennaio | "Ecco perché continuiamo l'attività"

Il bar Alba non chiuderà a gennaio | “Ecco perché continuiamo l’attività”

Il bar Alba di piazza Don Bosco

Dopo l'annuncio della cessazione dell'attività, la proprietà torna sui suoi passi. "Andiamo avanti"

PALERMO – Il bar Alba continuerà la sua attività: scongiurata la chiusura fissata per il prossimo 7 gennaio. A darne notizia con una nota ufficiale Salvatore Padiglione, amministratore unico della APR srl, società che da due anni gestisce lo storico bar dopo le turbolente gestioni della famiglia Tarantino e Giuseppe Caronia, quest’estate accusati entrambi di bancarotta fraudolenta. “Dal giorno dell’annuncio della chiusura non ne è passato uno senza che tantissime persone non ci abbiano espresso la loro solidarietà e la loro richiesta di un nostro ripensamento su quella amara decisione – scrive Padiglione – Nell’occasione desidero ringraziare tutti e con tutto il cuore: i dipendenti, gli amici vecchi e nuovi, i nostri amabili clienti e la incredibile moltitudine di persone che ci ha incoraggiato a non gettare la spugna. Questa errata interpretazione che non voleva essere affatto una resa ma al contrario un atto di estremo coraggio, ha contribuito molto alla difficile decisione di rinunciare alla chiusura”. Per Padiglione però il motivo principale per cui la storica attività non chiuderà i battenti “è stata la nostra amarezza e il dispiacere che con la chiusura avremmo segnato la sorte di molti lavoratori e ciò ha contribuito molto a farci trovare la forza e il coraggio di riconsiderare la prevista chiusura del 7 gennaio”.

A spingere l’ex patron Giuseppe Caronia a decidere di chiudere definitivamente il bar era stata principalmente l’inchiesta della Guardia di finanza nei suoi confronti e i conseguenti arresti domiciliari. L’ex proprietario e la sua famiglia hanno però sempre sostenuto e creduto nell’innocenza e nell’estraneità ai fatti contestati: “Sono trascorsi circa sei mesi dalla misura detentiva adottata nei confronti di mio suocero, Giuseppe Caronia – scrive ancora Padiglione – Quando preoccupati gli abbiamo chiesto con molta insistenza cosa lo rendeva cosi palesemente provato, ci ha risposto che questa sua brutta e immeritata esperienza è stata caratterizzata da un corredo di emozioni molto vasto: dalla disperazione, ma anche dalla rabbia che fa rimanere attoniti e a lungo completamente incapaci di fare qualsiasi cosa. Ed è stata questa una delle diverse, forse la principale, ragione che ci ha convinti che l’unico modo per ritrovare un po’ di serenità era quello di cessare l’attività e di seppellire per sempre il Bar Alba poiché fonte continua dei tanti nostri immeritati guai”.

Decisione oggi archiviata, la società ha deciso di reagire e non chiudere i battenti di quello che Padiglione definisce “uno dei locali storici di Palermo. Il Bar Alba non è stato e non è solamente un locale per prendere un caffè – spiega – un gelato, consumare le nostre mitiche e insuperabili arancine. Il Bar Alba è stato anche, ed oggi lo è forse ancora più, un punto di incontro senza bisogno di darsi un appuntamento, un’icona positiva della nostra città, che credo nessuno abbia il diritto di rimuovere perché appartiene a tutti noi palermitani. Un luogo di riflessioni e che col passar del tempo ha visto una vera metamorfosi degli scenari: da quello sociale, culturale e politico a quello economico particolarmente significativo, ma ha cercato di adattarsi a questi cambiamenti.Tanti, ma veramente tanti da quasi non crederci, ci hanno chiesto come si può privare i palermitani di questo storico e forse per molti aspetti unico locale?”. Insomma per Padiglione non si può proprio: “Continueremo pertanto ad accogliere i nostri gentili ospiti impegnandosi ancora di più a rendere piacevole e confortevole i servizi offerti”.

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