PALERMO – Il Comune aggiusta il tiro e prepara una nuova ordinanza sul commercio itinerante. Dopo le polemiche scaturite dalla prima ordinanza del 4 maggio, che aveva addirittura indotto l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania a smarcarsi dichiarandosi “in totale disaccordo” con il provvedimento, l’Amministrazione ha incontrato i venditori ambulanti per illustrare una serie di misure correttive che saranno oggetto di una nuova delibera “entro pochi giorni”.
Tante le novità presentate a Villa Niscemi dal sindaco Leoluca Orlando, dallo stesso Catania e dal suo collega alle Attività Produttive Marco Di Marco. Si va dall’individuazione di aree dedicate al commercio itinerante e di un’area specifica per il commercio etnico settimanale (ma solo la domenica) all’istituzione di un osservatorio anti-discriminazioni, fino al rinnovo automatico con autocertificazione per artisti di strada e artigiani.
Agli ambulanti Orlando ha cercato di spiegare lo spirito di un’ordinanza tanto contestata, con tanto di protesta in piazza degli stessi ambulanti: “Aveva unicamente l’obiettivo – ha detto – di mettere ordine in una selva di precedenti ordinanze e regolamentare l’uso di alcune aree di particolare interesse turistico”. Le aree al momento individuate per il commercio ambulante sono: piazzale Ungheria (il marciapiede di via Mariano Stabile, accanto all’Agenzia delle Entrate), piazza Morgese (su via Trabia, una traversa di via Maqueda), piazzetta Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, la villetta di piazza Sant’Oliva e quella di piazza Amendola. Inoltre verrà richiesto al Demanio marittimo l’uso dell’area del porto di Mondello e della zona sotto piazza Beccadelli a Sferracavallo, per destinarne una parte alla sosta del commercio itinerante.
Per il commercio etnico settimanale le ipotesi in ballo sono due: l’area davanti la chiesa di San Giorgio dei Genovesi (tra la Guardia di Finanza, piazza Tredici Vittime e il Conservatorio) e una parte dell’area antistante il Tribunale. L’osservatorio sulle discriminazioni avrebbe invece il compito di stilare un report trimestrale sulle forme di razzismo in città e anche sulle eventuali discriminazioni istituzionali derivanti da atti amministrativi. Sarà formato da esperti, giuristi ed esponenti della società civile e delle categorie più esposte alle discriminazioni.
Tra le altre misure pensate da Palazzo delle Aquile ci sono: una modifica del regolamento comunale per estendere da una a due ore la possibilità di sosta (nell’attesa che il Consiglio voti la modifica verrebbero individuate in centro città alcune aree in cui sostare per due ore in via transitoria ed eccezionale); l’impegno da parte degli ambulanti a lasciare pulite le aree assegnate e a curare la pulizia durante la sosta; l’analisi per un periodo di sei mesi-un anno di tutte le ordinanze e determinazioni sul commercio ambulante per fare una valutazione complessiva degli effetti.
Entro dieci giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza si terrà un nuovo summit per monitorarne gli effetti. “Siamo molto soddisfatti dell’incontro di oggi e dei suoi risultati – hanno commentato Orlando, Catania e Di Marco – e soprattutto siamo soddisfatti di aver ribadito che per l’Amministrazione comunale conta moltissimo il metodo del confronto e della partecipazione come elemento essenziale della pratica amministrativa. Solo in questo modo, con un lento e a volte faticoso processo di ascolto, stiamo riuscendo a dare risposte ad esigenze che spesso appaiono inconciliabili”.
