CATANIA – Confusione in casa Udc. La linea ufficiale è in favore di Enzo Bianco, ma una parte del partito ha preferito invece puntare su Raffaele Stancanelli. É questo, infatti, il caso di Margherita Landolina, consigliere uscente dell’ex ottava municipalità, nonché ultimo segretario comunale, in ordine di tempo, dello scudocrociato catanese, che si è candidata al consiglio comunale nelle fila di Tutti per Catania, una delle due civiche a sostegno di Raffaele Stancanelli. Raggiunta da LiveSiciliaCatania, la Landolina ha spiegato: “Non so neanche se ne sono ancora il segretario, di fatto il partito è commissariato. In mancanza della nostra lista e del nostro simbolo, mi sono sentita libera di agire in maniera differente”. Sulla scelta di sostenere il primo cittadino uscente, è perentoria: “Nel 2008 sono stata eletta con lui, oggi non credo sia giusto cambiare il capitano della squadra. In questi cinque anni c’è stata una buona gestione dei conti, mentre ho apprezzato tantissimo la scelta di diminuire le circoscrizioni”. Sul particolare momento dell’Udc catanese, la Landolina si auspica che possa essere aperta una nuova fase interna: “Vorrei che all’indomani del voto sia convocato immediatamente un congresso per ricucire le incomprensioni del momento. Il nostro vero errore – ha concluso- è stato quello di aver dato un passaggio a gente come Lino Leanza”.
“Il suo caso sarà sicuramente oggetto di valutazione da parte della segreteria regionale”. L’acese Santo Primavera, consigliere a Palazzo dei Minoriti e già vice segretario provinciale dello scudocrociato catanese, ha così commentato la decisione di Margherita Landolina di concorrere nelle liste di Stacancanelli. Circa le linee ufficiali del partito Primavera ha inoltre spiegato:“L’Udc di D’Alia è stato il primo partito che convintamente ha sposato la candidatura di Enzo Bianco, anche prima del Pd. La mancata presentazione della lista – ha aggiunto- è dovuta alla scelta di Lenza di lasciare il partito. Il giorno dopo della scissione ci siamo riuniti con Pistorio e abbiamo sciolto la riserva in favore di Bianco, optando pure affinché i nostri candidati andassero all’interno delle due sue civiche”. Sta di fatto che dopo l’uscita della componente che fa capo ad Articolo 4, l’Udc catanese è privo anche del commissario provinciale: “Siamo in una fase di ristrutturazione interna -ha spiegato Primavera- non solo locale, ma nazionale. La linea generale – ha concluso- è di riportare il movimento che ha sostenuto il cartello elettorale di Scelta civica dentro il Ppe”.