PALERMO – La petroliera Vulcanello, la nave che sarebbe coinvolta nell’affondamento lo scorso 12 maggio del peschereccio Nuova Iside della marineria di Terrasini sta arrivando a Messina per essere messa a secco come disposto dalla magistratura. Domani e dopodomani saranno eseguiti degli esami sull’imbarcazione alla presenza dei tecnici nominati dalla procura e dall’avvocato Aldo Ruffini legale della famiglia che nell’affondamento ha perso i marinai. I corpi di Matteo e Giuseppe Lo Iacono sono stati trovati, mentre quello di Vito no. La Nuova Iside si trova ancora in fondo al mare a 1300 metri di profondità. La famiglia ha chiesto più volte che venga recuperata. Al momento sull’affondamento sono quattro gli indagati. Nelle ultime relazioni dei periti della procura c’è scritto che sono quattro i rumori registrati dai microfoni del voyage data recorder della Vulcanello che farebbero pensare ad una collisione tra le due imbarcazioni avvenute al largo di San Vito Lo Capo. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal pm Vincenzo Amico. Nell’inchiesta sono quattro gli indagati: il comandante della petroliera “Vulcanello”, l’armatore della società “Augustadue” e due ufficiali. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, sommersione di nave e omesso soccorso. (ANSA).
Proseguono le indagini per fare luce sulla morte dei tre pescatori
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