Il gran ritorno delle zone blu | Non si poteva aspettare? - Live Sicilia

Il gran ritorno delle zone blu | Non si poteva aspettare?

Dal 18 maggio, in una città in ginocchio.

Dunque, dal 18 maggio – almeno questa è l’intenzione – ripartiranno le zone blu e la Ztl a Palermo. Un provvedimento, a quanto pare, sostenuto anche da nobilissime ragioni ambientali, per scongiurare l’inquinamento che sarebbe un alleato del Coronavirus. Peccato che il tentativo di disincentivare l’uso del mezzo privato aumenterà i forzati del mezzo pubblico, in una città che non ha mai brillato per la puntualità del servizio, in un momento in cui si dovrebbero evitare i famosi assembramenti alle fermate e sugli autobus.

Sul punto si è innescato il solito, vorace, dibattito politico che vede le fazioni muro contro muro, sicché quasi mai, a Palermo, è possibile discutere su quello che è utile a prescindere, oltre il perimetro della strumentalizzazione e della ideologia. Perché è questa la domanda che conta: è utile rimettere la sosta a pagamento che scoraggerà, come si diceva, l’utilizzo della macchina, creando ulteriore caos? Che fretta c’era? Non sarebbe stato meglio aspettare?

E’ utile, in un frangente in cui famiglie, singoli individui, commercianti e professionisti lottano per sopravvivere dare un segnale, tutto sommato, anche sul piano simbolico, di noncuranza nei confronti delle sofferenze dei palermitani? E’ utile un provvedimento che proclama il ritorno alla normalità, quando la normalità non c’è? Non speriamo di avere risposte, ma ci sembra un paradosso che, nella città del caos, dei disservizi e dell’approssimazione, l’unica certezza sia la zona blu.


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