Il grande risiko degli aeroporti | Ecco i privati che puntano agli scali - Live Sicilia

Il grande risiko degli aeroporti | Ecco i privati che puntano agli scali

Commenti

    La Sanità ai lombardi, i Porti ai cinesi e gli Aeroporti …cosi…un po’ di misto fritto….tipo ” cazzile e crocche’ …e perché no? … anche qualche “rascatura” …e tutto e’ a posto. Complimenti!!!

    Orlando e Toninelli non brillano certo per simpatia, ma non gli si può non riconoscere che su questa vicenda stanno dimostrando di tirare gli interessi dei cittadini

    La Cgil la cisl e la uil sono a favore ? E dove sta la novità . Poi si chiedono perché i lavoratori non hanno più fiducia in loro e li hanno mandati a quel paese .

    Svenderanno anche questi gioielli.

    La privatizzazione a forte controllo pubblico equivale all’equazione: se va bene si dividono i soldi i privati e se va male paga il pubblico cioè i cittadini; incentivi ai dirigenti in ogni caso!

    Privatizzare aeroporti è un gravissimo errore, di contro occorre scegliere professionisti adeguati che creano utile per le pubbliche amministrazioni e non sfruttare per parenti ed amici, pagarli anche adeguatamente ma punirli nel caso di inadempienze e ruberie. Poi lo sappiamo tutti come vanno a finire queste cose (verranno svendute e per la pubblica amministrazione non ci sarà alcun utile).

    Agli albori della gestione privata i conti tornano ed alcuni intascano sostanziosi profitti; ma nel momento in cui il privato non riuscisse più a garantire la regolarità del servizio aeroportuale, cosa accadrebbe?

    L’intervento dello Stato a suon di milioni, come ormai siamo abituati a sentire in questi casi?

    I politici hanno tutto l’interesse che gli aeroporti restino in mano pubblica sia perchè sanno dove piazzare gli amici, sia perchè li ritengono fonte di voti.

    Figurarsi se Orlando cede qualcosa,come farebbe a impostare i suoi uomini?

    Cedere gli aeroporti a i privati equivale a dare le chiavi di casa a privati argentini o chi che sia, l’aeroporto è la porta della Sicilia e non si tocca!
    Grande Leoluca Orlando oggi ti stimo tantissimo perché hai fatto la scelta giusta, poi se andiamo infondo in questa storia penso proprio ci sia del torbido è quello che accadde qualche tempo addietro all’aeroporto di palermo ci dovrebbe far riflettere tantissimo, arresti eccellenti e svendita dello scalo, oggi ci risiamo qualcuno ha la ricaduta, le manette di allora non gli hanno insegnato nulla, magistrati di questa martoriata isola, indagate su questo business perché non convince affatto.

    E come disse il povero Benigni “e’ tutto un magna magna”. Le esperoienze passate non contano svendiamo tutto e lasciamo il pubblico in mutande. Vergogna. E’ per queato che si lascia tutto nella precarietà più assoluta, per permettere di far fare affari agli amici che sganciano tangenti. Ecco perchè si mantiene al Libero Consorzio di Siracusa una Commissaria mandata da Catania pronta a regalare tutto quello che si può ai suoi referenti. E così dopo il regalo dell’Ostello di Belvedere ai catanesi ora si regalano anche le “buone” azioni della Sac con la scusa che servono soldi per uscire dal default. Che mannaia. Ma in tutto questo la deputazione regionale e nazionale siracusana e i Sindaci dove stanno ? Dormono sonni tranquilli pensando di afferrare un pezzo di osso. Che vergogna !

    I guadagni del gestore aeroportuale derivano:
    1) dal numero dei passeggeri in transito dall’aeroporto (+ passeggeri + ricavi) ma le tariffe non sono libere ma regolate dall’Autorità dei trasporti. Un gestore non può fare quello che vuol e l’importo delle “tasse aeroportuali. lo si trova scorporato dal costo del trasporto il cui ricavo va alla compagnia aerea.

    2) Dai ricavi derivanti dagli affitti degli spazi commerciali interni ed esterni all’aeroporto che sono nella libera scelta dei passeggeri: chi vuole compra e chi non vuole non spende un solo centesimo in aeroporto.

    Aggiungo: se la gestione è privata il gestore ha il massimo interesse di fare aumentare i voli (che è l’interesse dei siciliani) e , per questo motivo bisogna, garantire il massimo della concorrenza ed evitare che un solo gestore compri anche un aeroporto minore per farlo chiudere. (Questo gravissimo errore è stato fatto quando il patrimonio industriale italiano è passato nelle mani di gruppi stranieri monopolisti e la produzione trasferita dove è più conveniente.
    Gli aeroporti rimangono nella proprietà dello Stato: se un aeroporto è chiuso al traffico passeggeri la concessione deve essere revocata automaticamente.

    la verità che nessuno vuole ammettere è che il pubblico come imprenditore non vale niente.
    la politica finalmente ha compreso che se vogliamo fare veramente sviluppo, bisogna cedere le imprese ai privati.
    se non si sbrigano diventeremo peggio del Biafra.
    chi si oppone alla cessione della gestione ai privati si assumerà la responsabilità che pagheranno i nostri figli e i nostri nipoti.
    bisogna accettare che il tempo delle regalie é finito.

    La differenza è che mentre Orlando sa perfettamente quello che fa Toninelli non è manco in grado di elencare gli aeroporti siciliani

    Traduzione: ( mi corregga se sbaglio ) per Birgi sarebbe molto meglio finire in mani private. Che è quello che penso anch’io.

    Il problema e che prima c’erano quelli truffaldini ma preparati, oggi ci sono quelli raccomandati ma ignoranti come capre!
    Il prossimo piano industriale dell’Aeroporto di Palermo lo faranno con i soldi del monopoli, perchè per portare a termine quello precedente hanno dovuto fare un mutuo di svariate decine di milioni di euro; e nelle casse della società, a parte i soldi che vengono dai parcheggi, non c’è più un euro.
    O il sindaco pensa di fare pagare l’inefficienza di questi raccomandati a noi siciliani ?

    @Arturo
    Anche io sono d’accordo a che Birgi vada in mani private ma purtroppo non succedera mai in quando l’aeroporto è anche militare, e ovviamente quello non si può privatizzare (la pista delle due strutture è la stessa)

    Birgi potrà decollare solo in mani private e l’esperienza che aveva fatto superare il milione e mezzo di passeggeri ne è la conferma.
    Una cosa è certa: se Birgi finisce sotto il controllo di Palermo prima o poi è destinato a mantenere il solo collegamento con Pantelleria e qualche charter.
    Se non ci credete guardate come è finita con le tratte ferroviarie secondarie.

    Senza una vera concorrenza non si fa l’interesse della Sicilia

    I vantaggi della Sicilia e dei siciliani si ottengono garantendo servizi efficienti e di qualità senza costi a carico dei contribuenti.
    La cosa si può fare benissimo, basta:
    1) Mettere tutti gli aeroporti della Sicilia sotto un unico gestore (isole comprese)
    2) Mettere a gara la Concessione dell’intero sistema aeroportuale: ciò garantisce comunque una supervisione “pubblica” tramite Ministero dei Trasporti ma una gestione privata molto votata all’efficienza ecnomica e dei servizi e senza squilibri tra aeroporti in utile e aeroporti in perdita, essendo a cassa unica. Ergo: se bisogna sistemare l’aerostazione di Pantelleria, si utilizzano gli utili di Palermo e Catania..e se bisogna trattare con una compagnia aerea per nuove rotte, lo si fa senza farsi sterile concorrenza tra Palermo e Catania

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