"Il Pdl è ormai in crisi | Per questo attacca sulla sanità" - Live Sicilia

“Il Pdl è ormai in crisi | Per questo attacca sulla sanità”

Roberto Di Mauro, deputato regionale Mpa, interviene sulle polemiche circa la sanità e il 'consenso in corsia'. E non le manda a dire. La sintesi della sua nota: Il Pdl attacca sulla sanità, perché è in crisi.
Interviene Di Mauro (Mpa)
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Roberto Di Mauro, deputato regionale Mpa, interviene sulle polemiche circa la sanità e il ‘consenso in corsia’. “Che il Pdl anche in provincia di Agrigento sia in difficoltà è evidente a tutti – si legge in una nota -. All’evento al Cinema Astor, in una sala piena di vuoti, si sono dati appuntamento quattro amici al bar. In una sala da trecento poltrone, tra tanti posti liberi, spiccavano i pochissimi berlusconiani agrigentini affiancati dagli amici delle altre province appositamente convocati per fare folla. E dire che il Pdl in provincia di Agrigento dovrebbe contare su ben sei deputati, quattro nazionali, uno europeo, uno regionale”.

“Iacolino e company – scrive Di Mauro – anziché spiegare al loro segretario Alfano il perché di questa debacle politica, tornano invece ad attaccare sul tema della sanità. Bene, il Movimento per le Autonomie è disponibile ad un confronto pubblico, e non solo sulla sanità, ma anche su tutte le altre attività ad Agrigento, dalla gestione dell’Azienda sanitaria provinciale al Consorzio Universitario, dalla Provincia, all’Ato agli altri enti pubblici. Siamo pronti a fare nomi e cognomi di questa vasta ‘favoropoli’ e di qualche parente che ha ottenuto vantaggi personali, come l’assunzione a tempo indeterminato. La deputazione berlusconiana ad Agrigento è espressione di questo esempio di sanità: un primario, un medico convenzionato e un dirigente di azienda autore di una carriera che non ha seguito il normale iter concorsuale”.

“Magari potrebbero anche spiegare – continua Di Mauro – se nelle liste presentate per le Amministrative in provincia di Agrigento ci sono amministrativi, convenzionati e medici dipendenti dell’Asp. Si tratta di temi che certamente approfondiremo dopo il 23 maggio, per non avvelenare ulteriormente il clima politico, ma che meritano di essere analizzati, sia dal punto di vista della ‘premiocrazia’, che da quello della rilevanza della spesa. Da queste considerazioni suggerirei agli on. Iacolino, Bosco e Marinello di presentare un apposito disegno di legge per eliminare l’elettorato attivo e passivo in attesa del ritorno in maggioranza del Pdl”.


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