PALERMO – Nel giorno in cui la Regione siciliana viene esclusa dalle parti civili si apre un giallo sull’assenza di Antonello Montante all’udienza del processo in corso a Caltanissetta. Un giallo chiarito legale dell’imputato, l’avvocato Nino Caleca. Montante era assente per motivi di salute. Un motivo per chiedere un rinvio? “La difesa di Montante non ha presentato alcun certificato medico – spiega Caleca -. È stata la struttura sanitaria del carcere a comunicare al giudice le condizioni di salute dell’imputato. Nonostante questo Montante ha consentito che l’udienza continuasse regolarmente rinunciando anche per il futuro a parteciparvi per non creare ostacolo al regolare svolgimento del processo”. La rinuncia scongiura rinvii e il decorso dei termini di custodia cautelare che scadono il 14 novembre. Nessun rischio scarcerazione, dunque.
La Regione non sarà parte civile all’udienza preliminare a carico dell’ex presidente di Sicindustria, accusato in concorso con esponenti delle forze dell’ordine, politici e ex collaboratori, di avere costituito una ‘rete di spionaggio’ per acquisire informazioni su indagini aperte a suo carico. L’esclusione della Regione è stata decisa dal Gup Davide Salvucci. Come ha fatto emergere l’avvocato Mario Bellavista, difensore di uno degli imputati, Ettore Orfanello, l’Avvocatura dello Stato si è costituita senza che nell’atto si faccia riferimento alla volontà del governo regionale. Una volontà che solo successivamente è stata messa nero su bianco in una delibera di giunta e che potrà essere ancora espressa. Ci si può costituire anche alla prima udienza. Intanto la Regione resta fuori.
Ammessi, invece, i comuni di Palermo e Caltanissetta, l’ex assessore regionale e magistrato Nicolò Marino, i giornalisti Attilio Bolzoni e Giampiero Casagni, la Camera di commercio nissena, l’ordine dei giornalisti, Gioacchino Genchi, Salvatore Petrotto, Pietro Di Vincenzo, Antonino Grippaldi, Alfonso Cicero, Gaetano Rabbito, Vladimiro Crisafulli, Pasquale Tornatore, Marco Benanti.