“I fatti parlano chiaro. Nessuno dovrebbe permettersi di dire che Cammarata può ancora contare su una maggioranza. E neanche che Cammarata può ancora governare. I fatti dicono 20 sì alla mozione di sfiducia e 23 no, pur sapendo che i voti necessari sarebbero dovuti essere almeno 33”. Lo dice il consigliere comunale di Palermo di Un’altra storia, Antonella Monastra. “La discussione al centro della bagarre si è svolta letteralmente alle prime luci dell’alba – spiega -, in un clima di stanchezza e di sfinimento generali e non si sarebbe mai dovuta aprire. La via seguita è stata, a livello tecnico, oggettivamente contro le regole istituzionali e lontana dai principi di partecipazione democratica, nonché illegittima anche per l’assenza di sei consiglieri firmatari della mozione di sfiducia i quali sarebbero dovuti essere informati per tempo della discussione politica sulla questione per prendervi parte e così votare”.
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