"In 200 fermi a Villa San Giovanni| andranno in struttura alberghiera" - Live Sicilia

“In 200 fermi a Villa San Giovanni| andranno in struttura alberghiera”

Commenti

    Ma con quale faccia parla Musumeci? Ponzio Pilato al suo confronto era un pivello. Il suo vergognoso atteggiamento è sotto gli occhi di tutti. Prima tutti fuori: blocco gli sbarchi! Ora scappa e gioca allo scarica barile. Comportamento non da uomo di stato o di buon senso ma da opportunista politico della peggiore specie. Sono schifato di avere lei come Governatore quasi peggio di Salvini.

    Da quando è iniziata l’emergenza vedo solo confusione, approssimazione e anche mancanza di preparazione a questo tipo di evento, bozze di decreto che vengono pubblicati prima della approvazione e pubblicazione, sindaci e presidenti di regione che emettono ordinanze a come dicono loro, prescrizioni ed obblighi non chiari, insomma non c’è un’unica voce e questo rende dificile l’operato di chi deve far rispettare le leggi e chi deve andare a lavorare o fare la spesa, tutto e’ demandato al buon senso delle persone che quanto manca fa danni. E comunque lo sapevamo e ci siamo fatti cogliere impreparati.

    Ci auguriamo che la stessa fermezza venga adoperata dallo Stato a protezione dei confini nazionali.

    Guarda a Roma, trovi di meglio? Parole e poi …….

    Queste persone si sono messe in viaggio a quarantena già iniziata e dopo la chiusura del transito per la Sicilia: sapevano a cosa andavano incontro, violando anche le norme del dpcm.
    Affari loro.

    Vorrei capire come mai Musumeci non usa i poteri che ha, invece di protestare con il governo nazionale che, evidentemente, fa orecchio da mercante. In quanto a questi nostri corregionali, sapevano che c’era il divieto di attraversare lo Stretto, ma se ne sono bellamente infischiati: è giusto che ora siano stati messi in quarantena.
    Sono poi rimasta senza parole quando, durante un tg, uno di questi soggetti ha dichiarato che lui e la sua famiglia volevano tornare in Sicilia perché sono residenti qui.
    Per questi furbacchioni servirebbero ulteriori controlli per accertare se hanno mendacemente dichiarato residenza e domicilio allo stesso indirizzo nello stesso comune quando, trattandosi di gente che lavora al Nord, ciò è impossibile: nella migliore delle ipotesi, avranno la residenza in Sicilia, ma a casa dei genitori, con i quali risulteranno sicuramente conviventi, ma il domicilio in comuni settentrionali. Ciò dovrebbe bastare a confermare il fatto che costoro hanno violato il divieto di spostarsi dal comune in cui si trovavano, a meno di non fornire più che valide motivazioni che vanno di volta in volta verificate e non accettate sulla parola.
    Farla passare liscia a questi “fenomeni” sarebbe un’ingiustizia ai sacrifici che stanno affrontando tutti coloro che (compresa la mia famiglia) stanno rimanendo a casa rispettando le regole. Non solo: passerebbe il messaggio che in Italia i divieti sono carta straccia e ognuno può fare come gli pare, in questo caso mettendo a rischio la salute di tutti.

    il solito razzista che infila il discorso immigrazione anche quando è del tutto fuori luogo. Vergognati.

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Senatore Faraone quanta ipocrisia nei suoi ragionamenti. Non è obbligatorio che Cuffaro faccia politica. Lei non dice quello che pensa. Non si può da un lato ricordare Falcone e Borsellino e al tempo stesso consentire a Cuffaro di fare politica. Avere scontato la pena non cancella il reato. Il reato resta . Il recupero non comporta necessariamente il reintegro di Cuffaro nella politica. È inquietante che Cuffaro abbia rifondato la Democrazia Cristiana. Ed è ancora più inquietante che abbia un seguito. Lo Stato deve assumere una posizione chiara e netta contro la mafia. Non avrebbe senso che ci siamo ancora uomini dello Stato rischino la vita e si dichiari che Cuffaro possa fare tranquillamente politica come se non avesse commesso nulla. La gravità del resto di Cuffaro è di avere commesso il reato da rappresentante delle istituzioni e non da comune cittadino. Ci pensi e si sforzi a dire quello che pensi. Basta con l'ipocrisia.

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