In piazza per gli Enti locali |Sfilano i sindaci etnei - Live Sicilia

In piazza per gli Enti locali |Sfilano i sindaci etnei

I rappresentanti dei 58 Comuni della provincia etnea hanno manifestato stamattina contro le politiche dei governi nazionale e regionale ritenuti responsabili del tracollo finanziario e sociale degli enti locali che, senza i giusti correttivi, potrebbero dichiarare presto dissesto.

La protesta dei primi cittadini
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CATANIA – Si sono presentati tutti o quasi i sindaci della provincia etnea stamattina alla grande manifestazione convocata dal primo cittadino di Catania, Raffaele Stancanelli, per fare fronte comune contro le politiche del governo Monti nei confronti degli Enti Locali. Con loro, anche i presidenti dei consigli comunali e alcuni rappresentanti delle Giunte. La mattinata è iniziata al cortile del Palazzo della Cultura con un’assemblea nel corso della quale sono stati esposti i 5 punti del documento congiunto “EMERGENZA COMUNI PROVINCIA CATANIA – 5 PROPOSTE PER SALVARE LE MUNICIPALITÀ”, per poi proseguire con una lunga marcia verso la Prefettura di Catania, per la consegna del documento al Prefetto che si occuperà di recapitarlo al Presidente del Consiglio Monti.

Un’iniziativa, quella di stamani, seguita all’incontro dello scorso 26 novembre a Palazzo degli Elefanti, fortemente sentita dai rappresentanti degli Enti locali della provincia, preoccupati di non poter più dare risposte ai cittadini, per via della riduzione dei trasferimenti e di alcune politiche considerate deleterie per la tenuta del sistema.

“Nessuno – ha spiegato Stancanelli – sia a Roma che a Palermo, sembra rendersi conto della ricaduta che può avere la carenza di liquidità nei territori. Proprio per questo, i Comuni della provincia di Catania si sono determinati nel rendere pubblici i motivi alla base delle sofferenze e sostenere con forza la loro realizzazione che verrà ribadita al presidente della Regione nella manifestazione di Palermo voluta dall’Anci il prossimo 7 dicembre”.

Non una protesta contro i Governi nazionale e regionale, tengono a ribadire i sindaci, ma una volontà propositiva dalla quale scaturiscano iniziative concrete per la tutela dei territori. Precari, rifiuti, patto di stabilità, garanzie nei trasferimenti e adesione alla piattaforma proposta dall’Anci Sicilia, i 5 punti inseriti nel programma dei sindaci etnei, esposti, ognuno, da un primo cittadino.

Politiche nei confronti dei precari. Come già fatto nel corso della riunione dello scorso novembre, ad affrontare la questione dei lavoratori precari degli Enti Locali, il sindaco di Acireale, Nino Garozzo. “Bisogna garantire la prosecuzione dei contratti in scadenza – ha affermato – e la stabilizzazione dove possibile, ma per fare questo non bastano le circolari, ma una modifica della normativa”.

Gestione dei rifiuti. È stato il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, ad affrontare lo spinoso argomento “rifiuti” nei confronti del quale le richieste dei sindaci sono chiare. “Chiediamo di poter gestire il servizio direttamente – ha spiegato De Luca – e decidere noi quali politiche applicare. Non possiamo più accettare che ci vengano imposte politiche inefficienti e che aumentano i costi e diminuiscono i servizi – ha aggiunto – come avvenuto con gli Ato e come avverrà con le nuove strutture”.

Patto di stabilità. Il sindaco di Gravina, Domenico Rapisarda, ha affrontato la questine legata al patto di stabilità, di cui si chiede di allentare i vincoli. “Un patto che noi sindaci abbiamo solo subito – ha sottolineato Rapisarda – e che non ha portato nessuno sviluppo, perché iniquo. Per questo chiediamo che vengano modificati alcuni punti che permettano ai sindaci di amministrare serenamente”.

Certezza trasferimenti. L’argomento è stato affrontato dal vice sindaco di Paternò, Carmelo Palumbo, che ha ribadito la necessità, per gli Enti Locali, di conoscere l’ammontare dei trasferimenti all’inizio dell’anno, per impostare i bilanci, invece che in corsa, come avvenuto quest’anno, quando ulteriori tagli sono stati comunicati addirittura nel mese di ottobre.

Piattaforma Anci Sicilia. È stato il sindaco di Ramacca, Francesco Zappalà, a ribadire la necessità di aderire alla piattaforma Anci. “In particolare – ha detto – bisogna costituire un Consiglio delle autonomie locali che diventi la sede deputata alle discussioni che riguardano gli Enti locali”.

 


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