PALERMO – Sono tante, troppe, le tragedie della strada proposte dalla cronaca quotidiana. Vittime da bollettino di guerra che è diventato la narrazione delle morti sull’asfalto in ogni pezzo di strada della Sicilia.
Ed anche la settimana appena trascorsa non è stata, purtroppo, da meno. Solo nel giro di appena tre giorni, la scia di sangue è stata drammatica.
Morire a 26 anni
Era in sella alla sua Yamaha 700 sulla statale 286, il 26enne Gabriele Allegra, quando ha perso il controllo della moto, finendo contro il guardrail. I sanitari del 118 giunti sul posto hanno tentato in tutti i modi di salvarlo, ma non c’è stato nulla da fare: le lesioni si sono rivelate gravissime. Una comunità intera, quella di Castelbuono dov’era nato e viveva, rimasta letteralmente sotto shock per l’accaduto.
Morte sulla Siracusa-Gela
Nel pomeriggio di venerdì scorso una donna di 68 anni ha trovato la morte a bordo di un auto guidata da un’altra persona. È accaduto lungo la Siracusa-Gela: non era lei a guidare, l’auto è finita fuori strada all’altezza degli svincoli tra Noto e Rosolini. Straziante la scena che si è presentata ai soccorritori, per la 68enne non c’è stato nulla da fare.
La tragedia di Sant’Agata di Militello
Poche ore più tardi, in provincia di Messina, a perdere la vita è stato un 38enne. La vittima, Domenico De Luca, stava proseguendo a bordo della propria auto per la Strada statale 113, nel tratto compreso tra Sant’Agata di Militello e Torrenova. All’improvviso la vettura ha invaso la corsia opposta, andando a sbattere con violenza contro un terrapieno. Per poi ribaltarsi e finire la propria corsa al centro della carreggiata. Il tentativo disperato di salvargli la vita si è rivelato purtroppo inutile.
Sangue a Caltagirone
La sera di venerdì 23 maggio non aveva però concluso il suo racconto drammatico. A Caltagirone, una guardia di polizia penitenziaria di 25 anni, Antonio Grasso, è morta dopo che la sua moto di grossa cilindrata ha finito la propria corsa su un muro di cinta che costeggia via Parini, teatro della tragedia. Il trasporto in codice rosso all’ospedale Gravina: ma poco dopo l’amara notizia del non essere riuscito a sopravvivere alle pesanti ferite riportate.
Due morti a Partinico
Alle 3 della notte tra venerdì e sabato, due giovani vite spezzate per sempre. Due morti in un incidente stradale che si è verificato in via Principe Umberto, a Partinico. Si chiamavano Cristian Abbate, 25 anni, e Leonardo Di Blasi, 21. I due erano a bordo di una Fiat Punto che si è schiantata contro il portone in ferro di un garage, sfondandolo. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per estrarre i corpi dalle lamiere. I sanitari del 118 hanno trasportato i due giovani in ospedale dove, però, sono morti poco dopo l’arrivo.
La mattanza
Appena ieri, l’ennesimo incidente. Non ci sono state vittime nel sinistro avvenuto nell’Agrigentino che ha coinvolto anche l’auto dell’Arcivescovo: ma restano gravi un bimbo di 13 anni ed il padre di 49.
Per quella che rimane una mattanza senza fine. Che non conosce tregua e per la quale non bastano più lacrime.