Inquinamento Campo Vega |Sei manager a giudizio - Live Sicilia

Inquinamento Campo Vega |Sei manager a giudizio

Il Gup di Modica, Patricia Di Marco, ha rinviato a giudizio sei persone imputate nel procedimento per i danni provocati all'ecosistema marino di Pozzallo dalla piattaforma galleggiante per l'estrazione di idrocarburi Campo Vega.

Il Gup di Modica, Patricia Di Marco, ha rinviato a giudizio sei persone imputate nel procedimento per i danni provocati all’ecosistema marino di Pozzallo dalla piattaforma galleggiante per l’estrazione di idrocarburi Campo Vega. Sono Marcello Costa, direttore responsabile del sito Campo Vega; Michele Giannone e Francesco Lubrano Lavadera, comandanti pro-tempore del Galleggiante Vega Oil; Umberto Quadrino, ex amministratore delegato della Edison Spa; e Andrea Cosulich, a d della Fratelli Cosulich Spa, società armatrice del Galleggiante Vega Oil. La prima udienza del processo si terrà davanti al giudice monocratico il prossimo 15 ottobre. Secondo l’accusa, i responsabili del Campo Vega avrebbero sversato in mare, con modalità illecite e nocive per l’ecosistema, ma che, ritiene la Procura di Modica, consentivano alla Edison risparmi di spesa per decine di milioni di euro, rifiuti speciali pericolosi (acque di strato, acque di lavaggio, acque di sentina) derivanti dall’attività estrattiva e di stoccaggio degli idrocarburi coltivati nella concessione mineraria, con conseguente inquinamento della zona. Il reati ipotizzati dal procuratore di Modica Francesco Puleio sono “attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti” mentre le condotte originariamente inquadrate nell’ipotesi di “scarichi nel sottosuolo e nelle acque sotterranee” sono state ora qualificate come “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”. La società Edison si è sempre proclamata innocente sostenendo che “il procedimento riguarda la reiniezione delle acque di strato all’interno del giacimento, negli strati profondi ad oltre 2000 metri sotto la crosta terrestre. La procedura non riguarda eventuali sversamenti in mare”. Secondo la Ediso “in oltre 20 anni di attività della piattaforma non é mai stata versata in mare nemmeno una goccia di greggio o altra sostanza nociva”.


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