Insediato l'ispettore regionale |Legittime procedure adottate - Live Sicilia

Insediato l’ispettore regionale |Legittime procedure adottate

Il sindaco Nicola Bonanno ha incontrato Giuseppe Petralia, l'ispettore nominato dalla Regione e insediatosi stamani al Comune di Caltagirone, a poche ore dalla comunicazione con cui la dirigente regionale Luciana Giammanco, ha invitato amministrazione e consiglio comunale, “nelle more dell'avviato accertamento sulla regolarità delle procedure di dissesto”, a non adottare le relative deliberazioni.

Comune di caltagirone
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CATANIA – “Le procedure da noi adottate sono assolutamente legittime. Sono sicuro, quindi, che la verifica ispettiva servirà ad accertare la piena regolarità del percorso che abbiamo seguito e che conduce, inevitabilmente, al procedimento di dissesto”. Così il sindaco Nicola Bonanno, che ha incontrato Giuseppe Petralia, l’ispettore nominato dalla Regione e insediatosi stamani, al Comune di Caltagirone, a poche ore dalla comunicazione con cui la dirigente regionale dell’assessorato alle Autonomie locali, Luciana Giammanco, ha invitato Amministrazione e Consiglio comunale, “nelle more dell’avviato accertamento sulla regolarità delle procedure di dissesto”, a non adottare le relative deliberazioni.

“All’ispettore, come da sue richieste – informa il primo cittadino – abbiamo fornito le relazioni del collegio dei revisori dei conti e dell’ufficio di ragioneria, oltre alla delibera con cui la Giunta ha proposto all’assise la dichiarazione dello stato di dissesto. Siamo rammaricati – ha aggiunto Bonanno – per il fatto che il tempo che trascorrerà possa esporre l’ente a gravi rischi finanziari. Abbiamo inoltre chiesto la copia della delibera della Giunta di governo che ha disposto le verifiche ispettive, non essendo essa ancora stata pubblicata sul sito della Regione. Stiamo inoltre svolgendo approfondimenti – ha concluso il sindaco – sulla reale possibilità, per la Regione stessa, di effettuare un intervento come quello compiuto ieri sera su determinazioni che spettano alla sovranità del Consiglio comunale”.

 


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