PALERMO – Un momento di confronto tra istituzioni e imprese per discutere le condizioni di competitività delle aziende siciliane e il ruolo della Sicilia nella crescita del Paese. All’hotel Villa Igea di Palermo prende vita l’Assemblea pubblica di Sicindustria, dal titolo “Investire al Sud per fare crescere l’Italia”.
Un evento unico nel suo genere che ha visto il presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo, spiegare le priorità strategiche utili a sostenere la crescita dell’Isola nel contesto nazionale, tra cui il Piano Florio.
I relatori
Tra i relatori, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, per la prima volta a Palermo, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, la responsabile del dipartimento Politiche per il Mezzogiorno e coesione sociale per FdI, Carolina Varchi, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, collegato da remoto. Presenti per i saluti istituzionali in apertura dei lavori anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e il rettore di UniPa, Massimo Midiri.
Orsini: “Sicilia locomotiva d’Italia”
“Oggi non potevo non essere qua – ha commentato il presidente Orsini -. Credo che per essere vicini ai territori bisogni incrementare la loro crescita”.
“Bene anche i dati che leggiamo – ha aggiunto -. La Sicilia ha superato infatti, nel 2024, la media nazionale di +0.7% raggiungendo l’1.3% e bisogna continuare su questa strada. L’isola si sta dimostrando locomotiva d’Italia e per questo penso che il modello Zes vada replicato in tutta la Penisola, perché la semplificazione sia al centro dell’impegno della pubblica amministrazione, e oggi sarà l’argomento che affronteremo con il presidente di Sicindustria Luigi Rizzolo”.
Rizzolo: “Benefici dalla finanziaria”
“Il nucleo del Piano Florio, che presenteremo oggi, si fonda sull’allineamento tra amministrazioni e mondo delle imprese – ha aggiunto il presidente Rizzolo -. In quest’anno e mezzo, questo allineamento c’è stato e ha portato dei benefici, tra cui questa finanziaria”.
“Purtroppo – ha continuato Rizzolo – sappiamo che, per questioni non collegate all’ultimo periodo, la Corte dei Conti ha, per ora, sospeso questi benefici che possono arrivare alle imprese. Per questo siamo in apprensione. Speriamo che si trovi una soluzione altrimenti rimane soltanto carta per i giornali”.
Urso: “Lavorato per trovare una soluzione alla vertenza Blutec”
“Abbiamo lavorato affinché si possa dare una soluzione finalmente alla vertenza ultra decennale di Termini Imerese”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo in videocollegamento all’assemblea 2025 di Sicindustria, in corso a Palermo.
“Il progetto va avanti affinché ci sia una soluzione industriale produttiva e quindi occupazionale – ha ribadito il ministro – . È stato pubblicato un avviso per la selezione di iniziative imprenditoriali nel territorio facendo ricorso alle legge 181, con la dotazione di 15 milioni di euro. È prevista la possibilità di presentare domanda fino al 15 gennaio prossimo. E anche questa vertenza, questa crisi, che speriamo di aver avviato a soluzione, è seguita con particolare attenzione dal parte del ministero”, ha concluso.
Schifani: “Con fondi Step accederemo a grandi investimenti”
“Lavoriamo molto bene con Confindustria anche sui fondi Step, che ci permetteranno di avere accesso a grandissimi investimenti – ha commentato il presidente Schifani -, ne ho parlato in un incontro con il ministro Urso due giorni fa”.
“Noi siamo attrattivi anche perché abbiamo velocizzato i pareri della commissione tecnico-specialistica sulle autorizzazioni ambientali – ha proseguito il governatore -. Il nostro obiettivo è guardare con un interesse sempre maggiore agli obiettivi della comunità industriale: la crescita dell’occupazione e della ricchezza sarà oggettivamente tangibile. Intendiamo sfruttare al massimo questo momento magico”.
“La finanziaria guarda al mondo dell’impresa e non solo”
“Abbiamo puntato su una manovra che guarda molto al sociale, al mondo d’impresa, alle agevolazioni per le assunzioni: con 200 milioni sosteniamo finanziariamente la decontribuzione in occasione delle nuove assunzioni di giovani siciliani”. Ha sottolineato poi il presidente Schifani.
“Questo è un ulteriore stimolo a una crescita ormai consolidata – ha aggiunto -. UniCredit, che sistematicamente versa la quota Irpef alla Regione, un anno fa ha versato 80 milioni mentre quest’anno sono 102”.
“L’economia cresce e produce più interessi: oltre alla decontribuzione in manovra puntiamo sul South Working, che poche ore fa è stato votato all’unanimità in commissione e permetterà ai nostri ragazzi di lavorare a distanza in Sicilia dando un contributo alle imprese del nord che accettano questa condizione. Questa manovra – ha concluso Schifani – guarda al mondo d’impresa ma anche alle famiglie, al sociale, alle infrastrutture: la decontribuzione è spalmata su tre anni, quindi non può essere una misura spot ma strategica per il mio governo”.
“Sfiducia? Sono sereno”
A margine della assemblea pubblica, il presidente Schifani si è soffermato anche sulla questione dell’italo-belga e sulla mozione di sfiducia che presenteranno le opposizioni. “Ho appreso dalle agenzie della relazione della commissione Antimafia sulla vicenda italo-belga, ma mi deve ancora essere comunicata formalmente affinché io possa trasmetterla subito all’Avvocatura regionale”, ha detto.
“Sfiducia? Mi risulta che le opposizioni stiano ancora raccogliendo le firme sulla mozione – ha continuato Schifani -. Ieri hanno fatto la conferenza stampa senza avere le firme: le raccoglieranno, poi noi faremo la nostra parte e diremo il nostro pensiero politico in Aula. Sono assolutamente sereno”.
