La Cgil non firma l'accordo | Acque agitate in Almaviva - Live Sicilia

La Cgil non firma l’accordo | Acque agitate in Almaviva

La sede del call center Almaviva di via Cordova a Palermo

L'azienda: "Un impegno coerente finalizzato alla costruzione di un Patto per il lavoro".

PALERMO – “Ieri, in spregio alla progettualità, ai piani industriali e a un percorso di sviluppo si è firmato un accordo che mette seriamente a repentaglio gli ultimi diritti dei lavoratori: la dignità e la privacy, attraverso il controllo individuale e a distanza”. A dichiararlo è la Slc Cgil Palermo, che ieri al tavolo all’assessorato regionale al Lavoro non ha firmato l’accordo su Almaviva prendendo definitivamente le distanze dall’intesa che deve ancora passare al vaglio del referendum dei lavoratori.

Il 18 ci sarà un nuovo incontro all’assessorato al Lavoro sull’esodo incentivato con Almaviva Contact e i sindacati. La Slc Cgil Palermo prende le distanze da questa “pagina buia” e invita i lavoratori e le Istituzioni a una forte presa di posizione “contro la morte del lavoro e dei diritti”. “L’occupazione e la competitività si raggiungono con piani di sviluppo, investimenti e nel rispetto delle regole del lavoro. Almaviva – aggiunge Rosso – non mantiene gli impegni presi: ha disatteso l’accordo del 23 maggio 2017, che prevedeva un piano di investimenti e un percorso industriale che coinvolgesse anche le istituzioni politiche e non ha concretizzato tutta la parte degli investimenti e dello sviluppo: contratto di secondo livello, lavoro pregiato (100 postazioni IT), esodo incentivato e formazione per lo sviluppo del capitale umano”.

“Il confronto in corso per assicurare continuità e rilancio al centro produttivo Almaviva Contact di Palermo – scrive l’azienda in una nota – si sta sviluppando in attuazione di temi e tempi definiti da azienda e organizzazioni sindacali in sede istituzionale lo scorso 26 aprile, poi formalizzati attraverso l’intesa di programma siglata il 15 maggio ed il piano sugli ammortizzatori sociali del 1 giugno. Un percorso di lavoro articolato che, dopo aver predisposto ieri un’ipotesi di accordo sul piano qualità, nella prossima sessione, prevista il 18 giugno, affronterà i termini di gestione non traumatica degli esuberi attraverso strumenti di incentivazione all’esodo”.

“Un impegno coerente – conclude Almaviva – con la ricerca di soluzioni condivise, finalizzato alla costruzione di un Patto per il lavoro, la proposta di un accordo complessivo basato in via principale sul consolidamento e la crescita delle attività con contestuale riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali, sul ripristino integrale delle voci retributive temporaneamente sospese, sul recupero di efficienza e qualità, sulla gestione delle condizioni di esubero. In questo quadro, a chi seguita ad attestare polemica e pregiudiziale indisponibilità a confrontarsi su problematiche e obiettivi da tempo concordati, rispondiamo confermando integralmente gli accordi stabiliti, raddoppiando gli sforzi comuni con sindacati ed istituzioni a salvaguardia di un patrimonio occupazionale e produttivo presente a Palermo da quasi vent’anni”.


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